Olive: "Lecce? Mi piace l'impronta che dà Liverani. Gioca per fare la partita"
Renato Olive, doppio ex di Lecce e Bologna, ha parlato a la Repubblica (edizione di Bologna) della gara di domenica del 'Via del Mare' tra i giallorossi ed i rossoblù.
Questo il suo pensiero: "Domenica sarò allo stadio, mi piace il Lecce, e mi piace ancor di più l’impronta che dà Liverani, giocano sempre per fare la partita. Li ha presi in C, l’anno scorso credo che nessuno si aspettasse la promozione. C’è chi pensa che io sia di Bari, perché sono nato a Putignano, la provincia è quella, ma io sono di Fasano, dunque brindisino, ed ho giocato quattro anni a Lecce, a Bari mai”.
Su Falco spiega: “A Bologna era un po’chiuso, c’erano Verdi e Di Francesco e poi Pippo se non gioca si perde un po’, però adesso sta facendo davvero bene, mi piace proprio. E non è l’unico, Farias è un altro bel giocatore, dietro Lucioni sa difendere, credo che abbiano tutto per giocarsela sino in fondo. Per salvarsi dico”.
Olive dice la sua sul Bologna: “Ha 19 punti, non sono affatto pochi, ho seguito molto la vicenda umana di Mihajlovic. Ogni volte che ci penso mi viene la pelle d’oca. Sinisa poi mi pare un extra terrestre”.
L'ex centrocampista dei giallorossi ricorda la promozione in A con Bruno Bochi allenatore: “Ricordo tutto, vincemmo 3-0, quell’anno eravamo fortissimi, tanti giovani, io Scarchilli, Grossi, alcuni giocatori esperti, Ceramicola, Melchiori, Notaristefano, ne uscì un bel mix. Bolchi è uno di quegli allenatori che lasciano il segno. Bravissimo a gestire lo spogliatoio, curava tantissimo il gruppo, parlava poco, faceva molti fatti”.
Olive conclude: “Nella stagione 95-96, eravamo precipitati in C, ma quell’anno salimmo in carrozza, Palmieri e Francioso davanti, Ventura in panchina. Solo che non mi vedeva, pazienza dai, non è che tutti mi possano stimare, solo che io ero giovane, ero una promessa, e lui niente, non mi metteva mai. Successe che a 25 anni il Lecce mi liberò. Me ne andai a parametro zero. Ripartii da Andria, fu la mia fortuna perché dopo due campionati mi prese il Perugia. Altri due anni e per 8 miliardi arrivai a Bologna”.
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