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Il Comitato esecutivo della Uefa ha approvato una serie di misure temporanee di emergenza come integrazione al regolamento sulle licenze per club e sul fair play finanziario per tenere conto degli effetti negativi del Covid-19 sulle finanze delle società. Come spiega una nota della Uefa, il periodo di monitoraggio 2020/21 è ridotto e copre solo due periodi di rendicontazione (esercizi finanziari che terminano nel 2018 e 2019), mentre quello 2021/22 è esteso e ne copre quattro (esercizi che terminano nel 2018-2019-2020 e 2021). Quindi la valutazione dell'esercizio finanziario 2020 slitta di un anno, e assieme a quello del 2021 verrà considerato come un unico periodo. L'impatto negativo della pandemia viene neutralizzato facendo la media del deficit combinato del 2020 e del 2021, nonché consentendo ulteriori aggiustamenti specifici legati all'emergenza coronavirus. Tutte le società che partecipano alle competizioni Uefa devono dimostrare entro il 31 luglio (invece del 30 giugno) e il 30 settembre di non avere debiti scaduti per trasferimenti, dipendenti ed enti socio-fiscali legati a pagamenti da liquidare rispettivamente al 30 giugno e al 30 settembre.
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