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Nei giorni scorsi una giovane donna leccese ha denunciato di aver ricevuto nell’ultimo periodo numerose ed assillanti telefonate da parte di un uomo della provincia di Brindisi con il quale aveva avuto una collaborazione di lavoro e un rapporto di semplice amicizia sebbene lui pretendeva di avere con la donna un rapporto di tipo sentimentale. Nonostante le continue insistenze, la giovane donna aveva respinto con fermezza i ripetuti e assillanti tentativi dell’uomo di instaurare con lei una relazione. Tuttavia, nonostante il rifiuto, lo stalker continuava nel suo comportamento vessatorio, assillandola ripetutamente con telefonate durante il giorno e la notte e facendole arrivare dei messaggi anche da parte di comuni amici. Le insistenti telefonate, in cui l’uomo affermava di essere sotto la sua abitazione in compagnia delle forze dell’ordine che la dovevano arrestare, sono state ricevute dalla donna anche in Questura, negli Uffici della Divisione Anticrimine, dove la donna si era recata per chiedere protezione. Successivamente l’uomo accusava la sua vittima di aver inviato degli uomini prima a minacciarlo telefonicamente e poi fisicamente, senza sapere che gli accusati erano i poliziotti che stavano svolgendo le indagini. In esito alla tempestiva e complessa attività istruttoria anche con l’ascolto di alcuni testimoni informati della vicenda, e su richiesta della Procura della Repubblica di Lecce il Sostituto Procuratore dr.ssa Micucci, il GIP ha emesso misura cautelare di divieto di avvicinamento, notificato nella giornata di ieri dagli agenti della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine della Questura di Lecce.
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