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Nella giornata di ieri è arrivata la notizia del trasferimento di Camarda dal Milan al Lecce. Il giovane attaccante classe 2008, considerato uno dei talenti più promettenti del panorama calcistico italiano, approda in Salento con la formula del prestito con diritto di riscatto in favore dei giallorossi e controriscatto per i rossoneri.

L’arrivo di Camarda è stato in parte una sorpresa, poiché la voce di un suo possibile trasferimento circolava già da alcuni giorni, ma era stata prontamente smentita. Tuttavia, nella giornata di ieri è arrivata la chiusura ufficiale della trattativa, con la “formula alla Colombo”: una soluzione già adottata in passato con l'attaccante classe 2002 quest'anno in prestito all'Empoli.

Il sedicenne attaccante, di cui da tempo si elogiano le sue qualità tecniche e realizzative, avrà così la possibilità di mettersi in mostra con la maglia del Lecce in un ambiente ideale per giocare con continuità. La speranza del Milan è che Camarda possa accumulare minuti ed esperienza, per poi tornare a Milano ancora più pronto e consapevole.

Una operazione che rispecchia perfettamente il pensiero di Allegri

Lato Milan, invece, questo trasferimento riflette pienamente quella che è la nuova visione strategica del club rossonero: fare in modo che il Milan diventi un punto di arrivo e non di partenza per i giovani talenti. L'obiettivo è valorizzare i prospetti più promettenti attraverso esperienze mirate, senza però bruciare le tappe, puntando su una crescita graduale e sostenibile.

Il nuovo tecnico Allegri, nel corso della sua lunga carriera, ha dimostrato di saper lavorare con profitto sui giovani calciatori. Tra i tanti che ha aiutato a crescere figurano nomi come Nainggolan, Yildiz, Fagioli, El Shaarawy, Astori e molti altri. Nonostante la sua etichetta da "allenatore pragmatico", il pensiero di Allegri in merito allo sviluppo dei giovani rispecchia alla perfezione la logica dietro l'operazione Camarda.

A tal proposito, emblematiche sono le sue parole rilasciate in un’intervista al portale The Athletic lo scorso anno, quando commentava le scelte della Juventus di mandare diversi giovani in prestito:

Tanti nostri ragazzi giocano in altre squadre di Serie A. La società ha fatto un ottimo lavoro. Per essere sostenibile il calcio italiano deve percorrere questa strada. I giovani hanno alti e bassi. Non raggiungono la maturità prima dei 25, 26 anni. Chi ha più forza mentale arriva prima. Il picco di un giocatore non è cambiato. Dicono che tra i 26 e i 30 anni sia l’età migliore perché ormai hai esperienza, sei maturato e migliori. Anche 40 anni fa era così.

Allegri

“Speriamo che lo facciano giocare”

Se questa operazione rispecchia il pensiero di Allegri riguardo la crescita dei giovani, la tifoseria rossonera è un po’ divisa sulla bontà dell’operazione, soprattutto dal punto di vista del Milan. Se da un lato ci sono tanti tifosi soddisfatti di tale mossa di mercato, e che vedono in Lecce “una piazza giusta, vogliosa di calcio e molto passionale, se avrà la giusta stoffa, può certamente giovarne e fare il giusto percorso, e se saranno rose, fioriranno poi in rossonero”, in molti si trovano sulla stessa linea di questo commento: speranzosi, e certi che Camarda possa crescere e mostrare tutte le sue qualità in un contesto come quello del Lecce, che sicuramente non ha il blasone del Milan, ma che potrà comunque permettergli di misurarsi con la realtà del campionato di Serie A.

Speriamo lo facciano giocare; In bocca al lupo Francesco; Spero che possa dimostrare il suo reale valore.... Deve avere solo la fiducia dell’allenatore per farlo giocare con continuità. La classe non è acqua !!!Forza Milan Sempre.; È un'opportunità giusta e va in una squadra dove potrà crescere enormemente

 

Dall’altro lato, però, ci sono diversi sostenitori rossoneri contrari a questa operazione. Infatti, ritengono che il classe 2008 fosse già pronto per giocare con il Milan e che un anno in prestito servirebbe a poco. D’altronde, Camarda, nonostante la giovane età, ha fatto innamorare tutti i tifosi milanisti, che attendono con trepidazione il suo exploit in rossonero, squadra di cui è da sempre tifosissimo. Proprio per questo motivo, molti sostenitori non hanno accolto positivamente la decisione, soprattutto dopo le parole di Tare, il quale ha affermato che il club andrà alla ricerca di un altro attaccante.

Dovevano lasciarlo giocare.....abbiamo solo il campionato....gente stupida; Dovevano tenerlo ed alternarlo con Gimenez. Non si punta sui giovani. Andrano sicuramente a prendere un altro attaccante bollito, a fine carriera o che prende la polvere su qualche panchina inglese.; Così le società italiane crescono i giovani e poi si lamentano che scappano all'estero .. imparate da scuadre come Real e Barcellona ecc che i giovani se li tengono e li fanno giocare.. società pietosa proprio; Non poteva giocare da noi, invece di cercare una punta in giro?

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