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Vincere due campionati di fila ed essere promossi dalla C alla Serie A ti fa inevitabilmente entrare nella storia del club con il quale compi questa impresa, facendoti diventare leggenda per i tifosi.

Alessandro Cucciari, ex centrocampista del Lecce, è riuscito in questa impresa, conquistando un’incredibile doppia promozione con la maglia giallorossa tra il 1995 ed il 1997. 

L'ex giocatore, adesso tecnico, è cresciuto nella Roma , con la quale ha esordito in Serie A nella stagione 1989-1990. Accortosi di non avere troppo spazio con i giallorossi, il classe '69 ha deciso di lasciare la sua squadra del cuore per iniziare un percorso diverso nelle categorie inferiori. In carriera ha indossato le maglie di Verona, Modena, Casarano, Lecce, Perugia, Sampdoria e Siena e proprio con i bianconeri riesce a tornare in Serie A, giocando nel massimo campionato italiano dopo 13 stagioni in assenza.

Con il Lecce, come detto, Cucciari ottiene due promozioni consecutive e diventa l’idolo dei giovani tifosi giallorossi di quelle stagioni. In totale ha disputato 65 partite con la maglia della compagine salentina, impreziosite anche da 4 gol importanti e decisivi. 

Da allenatore, per adesso, non ha avuto lo stesso successo che da calciatore ed ha allenato solo il Terracina e la Lupa Roma, non ottenendo risultati esaltanti. Adesso è in cerca di una nuova avventura, quella che potrebbe permettergli di ritornare con entusiasmo nel suo amato mondo.

Intanto, qualche giorno fa ha rilasciato un’intervista a TuttoMercatoWeb, nella quale ha raccontato la sua passione per il calcio e le avventura vissute in carriera:  

"Sono nato nel quartiere Nuovo Salario, ho iniziato in quei campetti a giocare. Poi piano piano è scoppiata la passione per il calcio. Mio fratello giocava in una squadra dilettante e mio padre mi ha portato a provare lì. Da quel momento ha iniziato la mia crescita . Dopo la Pro Calcio, ho fatto tutta la trafila nella Roma. Per me giocare in questa squadra, visto che tutta la famiglia è giallorossa, è stato incredibile. Forse ho avuto troppa fretta ad emergere e mi sono staccato troppo presto dalla Roma. Feci l'esordio con Radice, che altro che sergente di ferro. Era una persona molto umana. Oltre alla Roma però porto nel cuore il Lecce, che mi ha dato emozioni importanti. E' stato un riscatto professionale dopo stagioni in chiaroscuro. Riuscimmo a tornare in A dopo una bella cavalcata”.

 

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