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L’altro ieri, mentre Wladimiro Falcone volava da una parte all’altra della porta, ci chiedevamo come mai un ragazzo con il suo talento e la sua personalità sia arrivato così tardi a giocarsi la Serie A da protagonista.

Si, certo. Falcone è di proprietà della Sampdoria da diverso tempo e lo scorso anno è sceso in campo in diverse occasioni per sostituire l’infortunato Audero, ma non è stato mai considerato come primo portiere di una squadra del massimo campionato italiano.

Nella gara contro l’Inter l’estremo difensore giallorosso ha messo in mostra tutto il suo talento, esibendosi in parate acrobatiche ed in interventi salva risultato. A batterlo sono stati solo due colpi ravvicinati: il primo un'incornata di testa di Lukaku ed il secondo una deviazione probabilmente di petto da parte di Dumfries, che ha spinto in porta una palla che vagava nell’area di rigore giallorossa. 

Falcone, nonostante l’altezza, riesce ad andare giù con grande rapidità e lo ha dimostrato su una conclusione rasoterra di Lautaro Martinez. L’argentino ha calciato forte ma l’ex blucerchiato ha neutralizzato quel tiro accartocciandosi su sé stesso in men che non si dica. 

Oltre alla parate su Lukaku e compagni, il classe ’95 ha guidato la difesa con autorità, spronando i suoi compagni di squadra e telecomandandoli quasi fossimo alla playstation. Eravamo consapevoli della sua forza per averlo ammirato due anni fa in Serie B con il Cosenza ma contro l’Inter ha superato anche le più rosee aspettative. 

Il Lecce dovrà lavorare parecchio sulla fase difensiva, nella speranza che presto arrivino gli altri due centrali che mancano per completare il pacchetto arretrato. Avere un portiere abile nelle uscite e sicuro tra i pali è certamente un vantaggio che la squadra di Baroni non deve sprecare, soprattutto negli scontri diretti. 

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