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Minuto 89' di Lecce-Ascoli. Marco Baroni decide di inserire in campo anche Alexis Blin, centrocampista centrale giallorosso abituato a lottare sul terreno di gioco.

Il francese per i tre minuti finali si posiziona al centro della difesa, come terzo centrale della retroguardia a 3 disegnata da Baroni.

Si, avete letto bene. il tecnico giallorosso ha chiuso il match contro i bianconeri con un inconsueto 352, con Blin centrale al fianco di Simic e Calabresi.

Ciò che sorprende, in realtà, è la duttilità dell'ex Amiens che, dal suo arrivo ad oggi, ha giocato già in diversi ruoli, interpretandoli tutti con la stessa foga, concentrazione, determinazione e voglia di dare una mano concreta alla squadra. 

Blin pare davvero un tuttofare, capace di accontentare le richieste del suo tecnico in modo esemplare. Il centrocampista ha giocato da regista contro Cremonese e Cosenza, nel girone d'andata, Parma, Spezia e Roma, in Coppa Italia, e Benevento, nel girone di ritorno, dimostrandosi all'altezza della situazione in un campionato complicato come quello cadetto.

In altre occasioni, invece, Blin è stato utilizzato a partita in corso nel ruolo di mezz'ala, per cercare di spezzare il gioco avversario, sfruttando le sue capacità in fase di interdizione.

Nell'ultimo periodo, invece, Baroni lo ha provato nel centrocampo a due, al fianco di Hjulmand. Il francese ha meno compiti di impostazione rispetto al danese ma i due giocando accanto si completano alla perfezione.

Contro l'Ascoli crediamo che il suo inserimento in difesa sia stato frutto più dell'emergenza, causa assenze di Lucioni e Dermaku e scarsa condizione fisica di Tuia, che della voglia di sperimentare ma, in ogni caso, il francese ha risposto presente, facendosi trovare pronto e questo è quello che conta davvero.

Il Lecce in questa stagione è pieno di ragazzi volenterosi, capaci di mettersi a disposizione della squadra senza fare polemiche. Blin rappresenta perfettamente questa categoria di giocatori e Baroni sa di poter contare sempre su di lui. 

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