Taglio stipendi, Aic: “Nei momenti di difficoltà ognuno faccia la sua parte”
L'appuntamento fra la Lega Serie A e l'Assocalciatori, in programma alle 19 di oggi (lunedì 30 marzo) per discutere degli stipendi dei calciatori alla luce della crisi generata dall'emergenza sanitaria del Coronavirus, è saltato. La Lega Serie A alla vigilia era intenzionata a presentare un piano collettivo di sospensione dei pagamenti. Secondo quanto filtra dalla Lega, la conference call è stata rinviata ai prossimi giorni perché altre riunioni precedenti di entrambe le parti sono durate più del previsto.
Aic: “Ognuno faccia la sua parte”
"Nei momenti di difficoltà ognuno deve fare la sua parte": è questo il senso di una nota dell'Associazione calciatore sulla questione del taglio degli stipendi per il quale oggi era in programma un colloquio con la Lega di serie A poi slittato. "Nella giornata di oggi - si legge nella nota - si è tenuta la settimanale riunione del direttivo dell'AIC e di seguito con i rappresentanti e capitani di serie A. Il momento è delicato e le recenti dichiarazioni del Ministro Spadafora lasciano presumere ancora qualche settimana di chiusura attività. In quest'ottica e alla luce dell'accordo tra i calciatori della Juventus e la società si è discusso della conclusione giocata dei campionati e delle eventuali tempistiche". "Dalla serie A ai dilettanti l'auspicio è quello di, avendone le condizioni di sicurezza, poter portare a termine la stagione, fosse anche superando la data del 30 giugno - scrive l'Aic -. Le condizioni di ripresa dell'attività dovranno avvenire in condizioni di approfondito controllo medico e rispettando tutte le indicazioni che verranno fornite dai medici e dalla FMSI. Nella purtroppo malaugurata ipotesi di chiusura anticipata della stagione lo scenario ci vedrà senz'altro partecipi della situazione e per questo i calciatori sanno di dover svolgere la loro parte. In questo senso è stata evidenziata come nelle diverse categorie siano diverse le esigenze ma si è stati tutti concordi nell'obiettivo di tutelare le posizioni delle categorie più in difficoltà. Il mondo dilettante, il calcio femminile e i redditi più bassi delle categorie professionistiche dovranno essere tutelati, anche attraverso il ricorso a risorse interne al mondo del calcio e aiuti che dovessero venire dal sistema mutualistico generale".Aic: “Coinvolgeremo tutte le parti in causa”
Per l'Assocalciatori "la costituzione di un fondo assistenziale destinato al sostentamento di queste situazioni di precarietà dovrà coinvolgere tutte le parti in causa. I calciatori sono già sintonizzati su questo ma ad oggi non si è avuto ancora contezza di quale sia la parte che vorranno e dovranno fare le altre componenti del movimento. Figc, Leghe, organizzazioni internazionali, quale sarà il loro apporto a questo scopo? Sarà uno degli argomenti sui tavoli di discussione che si stanno portando avanti ormai da qualche settimana e che dovranno avere come primo obbiettivo fare squadra, ognuno per la sua parte".
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