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E' sfogliando “Il giornale di Sicilia” che si riesce, grosso modo, a farsi un'idea di quello che sta succedendo al Palermo. Tutti siamo a conoscenza che la società dell'ex proprietario Zamparini è nell'occhio del ciclone per illeciti gravi riguardanti i bilanci, in riferimento a tre stagioni pregresse: è proprio a causa di queste irregolarità che il club rischia tantissimo dal momento che il 10 Maggio ci sarà la prima udienza davanti al TFN. Allo stesso modo è di dominio pubblico che il Palermo sia stato rilevato da una nuova proprietà che pare essersi accollata circa 50 milioni di debiti. Tuttomondo, o Arkus, questo il nome, è un fondo che ora risulta essere proprietario del 100% delle quote societarie del Palermo. Sempre leggendo il quotidiano di cui sopra si apprende che la nuova proprietà sia già al lavoro per cercare altri soci e che i primi ad essere contattati siano stati proprio quelli di York Capital, altro fondo interessato all'acquisizione delle quote ma che poi, una volta lette le carte, si è dileguato. Insomma pare evidente che la nuova proprietà voglia essere affiancata in questa avventura da altri soci, probabilmente al fine di spalmare il grosso debito con meno aggravio possibile. Pare che la York Capital abbia risposto di no ma entro fine mese la nuova proprietà deve reperire una somma cospicua, si parla di circa dieci milioni di euro. Intanto il Palermo, proprio nella giornata di ieri, si è imposto ad Ascoli ed ora in classifica è ad un solo punto dal Lecce. La prossima ed ultima giornata sancirà chi tra le due compagini affiancherà il Brescia in serie A e chi invece dovrà disputare i playoff. Anche a questo proposito però c'è da valutare attentamente alcuni aspetti, il Palermo qualora dovesse essere giudicato colpevole, subirebbe una condanna importante che presuppone un ventaglio di ipotesi: ad esempio l'esclusione dal campionato di serie B con assegnazione ad altro torneo, oppure la retrocessione in classifica all'ultimo posto, l'estromissione dai play-off, o in ogni caso punti di penalizzazione che pregiudicherebbero la serie A diretta. Proprio per questi motivi, i 9 club di B interessati ai play-off, più qualche altro, hanno presentato un'istanza nella quale chiedono che venga fatta chiarezza in tempi brevi. Questo comportamento da parte dei club interessati non è piaciuto a Rino Foschi, Direttore sportivo e presidente pro tempore, che intervistato dal “Giornale di Sicilia” ha ribadito che è dispiaciuto per tali richieste ma soprattutto è deluso dalle parole di Tacopina, patron del Venezia, che aveva utilizzato il termine “barare”. Gli hanno fatto piacere invece gli attestati di stima ricevuti dall'Ascoli, dal Cittadella ed anche da Brescia.
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