Baroni a Sky: "Non ho fatto capire l'importanza del match. Esonero? Ecco cosa vi dico"

Le parole del tecnico biancoceleste al termine del match contro il Lecce
Al termine di Lazio-Lecce è intervenuto l'allenatore della Lazio Baroni ai microfoni di SKY. Queste le sue parole:
La partita di oggi
È chiaro che abbiamo disputato una brutta partita. Il mio dispiacere più grande è non essere riuscito a trasmettere alla squadra la giusta motivazione, soprattutto dopo la gara contro l'Inter. Ero perfettamente consapevole che questa partita potesse offuscare quanto di buono fatto dalla squadra durante tutto il campionato. Provo un forte dispiacere nei confronti di tutti. Avevo avvertito i ragazzi delle difficoltà che avremmo incontrato, e mi rammarica non essere riuscito a farlo comprendere appieno. L'ultima partita è quella che ti lascia l'immagine più viva, e nel primo tempo abbiamo giocato davvero male.
Un mercato di gennaio fallimentare
Sono arrivati ragazzi giovani che sapevamo avremmo potuto inserire solo in questa fase, ma non è questo il punto. Sono molto addolorato perché questa partita rovina un percorso che, fino a ieri, era stato molto positivo. Sarebbe bastata una prestazione diversa per dare un’altra dimensione al campionato della squadra. Non voglio cercare alibi: mi assumo la responsabilità di non essere riuscito a trasmettere alla squadra il vero valore di questa partita.
Tanti punti persi in casa contro le piccole
Sicuramente è un aspetto su cui abbiamo lavorato nelle ultime settimane. Non è facile attaccare squadre di questo tipo, perché serve anche tanta qualità nella rifinitura, e quella a noi è mancata. E sono proprio questi dettagli che possono cambiare l’andamento di un campionato.
Rischia l'esonero?
Dovremo sicuramente confrontarci, perché oggi si giocava una partita importante, e da domani inizieremo a fare le dovute valutazioni. Ho sempre lavorato a testa bassa insieme alla squadra, che mi ha dato tanto. La società mi è sempre stata vicina, e mi prendo tutta la responsabilità per la partita di oggi: è solo colpa mia.