header logo

Inutile girarci attorno, Lecce-Fiorentina per Pantaleo Corvino non sarà mai una partita come tutte le altre. Da una parte per il dirigente originario di Vernole c’è il suo presente, la squadra del territorio, l’ultimo volo, come lo ha definito proprio lui il giorno del suo ritorno, prima di ritirarsi e godersi quanto di buono fatto nella sua carriera. Dall’altra, però, c’è una società che per Pantaleo ha rappresentato e rappresenta qualcosa di importante, un legame con una piazza che rimarrà per sempre nel suo cuore e qualche sua vecchia scoperta ancora presente nella rosa dei viola.

Corvino è arrivato a Firenze nel 2005, con i Della Valle lo hanno portato in Toscana per affidare a lui le scelte di mercato. In pochi anni ha cambiato faccia al club, portandolo stabilmente in Champions League e permettendo alla società viola anche di guadagnare attraverso le solite plusvalenze, con giocatori scoperti in ogni dove e venduti poi per cifre astronomiche.

A dire il vero, proprio come adesso nel Salento, anche a Firenze Corvino ha vissuto due cicli. Il primo, come detto, ha portato l’Europa, mentre il secondo, seppur condizionato dalla riduzione netta del monte ingaggi imposta dalla società, ha generato comunque grandi soddisfazioni, con la scoperta di giocatori che hanno permesso al club di chiudere i bilanci in positivo e fare mercato con una certa disponibilità economica.

L’arrivo di Commisso è coinciso con il momento dell’addio di Pantaleo Corvino, che ha iniziato il suo percorso con i Della Valle ed ha deciso di interrompere il suo rapporto lavorativo con l'addio di questa famiglia, non ritrovandosi in linea con i programmi del nuovo presidente italo-americano.

È tornato a Lecce, ha riportato il Lecce in Serie A e la Primavera in alto nel campionato di categoria. Con l’aiuto importante di Stefano Trinchera adesso ha costruito una squadra competitiva, che farà di tutto per ottenere la salvezza, già a partire dalla sfida di lunedì. La Fiorentina ha due soli punti in più del Lecce ed i giallorossi proveranno a superare in classifica la compagine di Vincenzo Italiano, che non sta vivendo il periodo migliore della sua stagione. 

Corvino sicuramente ripenserà con affetto ed un pizzico di malinconia agli anni vissuti con il club viola, ma dal calcio d’inizio in poi sarà concentrato solo sul campo e su un risultato positivo che sarebbe di vitale importanza per la formazione salentina. 

Il presente si chiama Lecce ed il passato adesso non conta più. 

Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"