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Ormai lo sapete, è chiaro a tutti: i social hanno preso il sopravvento e lì si legge tutto ed il contrario di tutto. All’interno di questi si trovano gli ottimisti per natura ed i pessimisti di professione. Spesso le due correnti di pensiero si scontrano e danno vita a scambi di vedute virtuali che a volte sfociano perfino in insulti personali.

I social li leggiamo anche noi ed è stato proprio vedendo alcuni commenti che ci è venuta voglia di scrivere questo pezzo. Alcuni, molti a dire il vero, per “giustificare” la sconfitta e guardare sempre e maledettamente il bicchiero mezzo pieno, continuano a raccontarsi che lo Spezia è a meno quattro punti dal Lecce a quattro giornate dalla fine. Per carità, i fatti ed i numeri dicono questo ma forse ripeterlo in continuazione non ha fatto così bene all’ambiente e, di conseguenza, alla squadra. Soprattutto ricordiamo che i 4 punti sulla terz’ultima dieci giornate fa erano quasi il triplo e sembravano poterci garantire un finale di stagione diverso, con meno sofferenza, non da Lecce insomma. Ora ci sono, esistono, ma per conservarli sarà necessario ignorare questo vantaggio e vivere alla giornata. 

Un’altra teoria che va per la maggiore è quella secondo la quale ormai sia la squadra di Baroni che quella di Semplici hanno già perso, prima di scendere in campo, nel prossimo turno di campionato e si giocheranno tutto al Via Del Mare l’una contro l’altra domenica 21 maggio. Non siamo mai stati abituati a partire sconfitti e forse è questo che contraddistingue un vero tifoso del Lecce da uno che simpatizza soltanto per questi colori. Il vero tifoso del Lecce non vede l’ora sia venerdì, per sostenere la sua squadra allo Stadio Olimpico o dal divano di casa, e si aspetta una reazione convinta dalla formazione di Baroni. Attenzione, non una vittoria ma una partita di livello, nella quale tutti sono concentrati e vogliono portare a casa punti preziosi per questa salvezza. Che poi la Lazio sia più forte non lo scopriamo di certo oggi, ma siamo certi che il Lecce possa mettere in difficoltà la compagine di Sarri, tra l’altro già battuta nel match d’andata. Pensare di vedere una partita immaginando una sconfitta della propria squadra è da folli, tenuto conto soprattutto del rendimento stagionale della truppa salentina, che ci ha regalato ottime partite contro le grandi e pessime sfide contro le dirette concorrenti. 

Guardando in casa Spezia, poi, non bisogna dare per scontata la sconfitta dei liguri contro il Milan, impegnato in una settimana due volte nell’euroderby contro i cugini nerazzurri. La formazione di Semplici è viva ed in casa proverà a regalare un dispiacere ai rossoneri, sebbene quest’ultimi abbiano bisogno di punti per conquistare la qualificazione in Champions.

Incroci, calendari e tabelle, quindi, sono banditi, almeno per ora. Il Lecce giocherà prima di tutti e questo può rappresentare un vantaggio, a patto che si scenda in campo per vincere e non per onorare il record che vede il Lecce come unica squadra a non aver mai subito più di due gol.

Sarà un mese di passione, un mese in cui una squadra convinta e coraggiosa farà la differenza, ancor di più di un ambiente che ha dimostrato di essere comunque compatto, nella buona e nella cattiva sorte. In campo i calciatori si giocheranno i sacrifici di 9 mesi di lavoro mentre sugli spalti il popolo salentino aiuterà la sua squadra, quel Lecce che nella massima serie non si salva da ormai 12 lunghi anni. 

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