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Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, a poche ore dal match di ieri sera, aveva parlato della partita contro il Napoli, dicendo di aspettarsi dei passi avanti ulteriori rispetto alla gara interna contro l’Empoli. Bene, dopo la sfida di ieri sera può dirsi assolutamente soddisfatto visto che la truppa di Baroni ha dato a tutti l’impressione di esser cresciuta un pizzico di più rispetto alla gara di domenica sera, quantomeno in termini di personalità e spirito di sacrificio. In questo pezzo cercheremo di analizzare tutte le sfaccettature della sfida di ieri, consapevoli che questa formazione è davvero ancora un cantiere aperto.

Falcone

Il portiere dà sicurezza al reparto, è abile tra i pali e guida la difesa con autorità, ragion per cui rappresenta un ottimo colpo di mercato fino a questo momento. Forse nella sua carriera è stato sottovalutato ed è arrivato tardi nella massima serie, ma ora sta dimostrando di poter tranquillamente giocare in Serie A.

Centrali di difesa

Ieri la coppia era composta da Baschirotto e Tuia. Domenica dall’ex Ascoli e Pongracic e nelle due sfide precedenti da Baschirotto e Blin. Quello che risalta subito all’occhio, però, non è tanto la qualità dei centrali scelti da Baroni ma l’organizzazione difensiva delle squadra, che non subisce le folate offensive anche di squadra tecnicamente più forti. 

Baschirotto merita una menzione speciale perché sta ritagliandosi un posto da protagonista in questo Lecce. Sa quando e come intervenire ed è sempre efficace nell’anticipo dell’attaccante avversario. Se continua così, Baroni sarà “costretto” a non toglierlo mai dal campo.

Corsie laterali

Pezzella ha spinto fino a quando ha avuto benzina in corpo, mentre Gendrey è uscito fuori nella ripresa, con Olivera che provava a rifiatare dopo una gara piena di scatti. In attacco Banda e Di Francesco hanno duettato alla grande con Colombo, abile nel pulire tutti i palloni che passavano dalle sue parti. Il nazionale dello Zambia ha messo in seria difficoltà il capitano azzurro Di Lorenzo, mentre l’ex Empoli ha conquistato il calcio di rigore e aiutato la squadra anche in fase difensiva. 

Centrocampo

Ad inizio gara sembrava un reparto inesperto e leggero quello messo in campo da Baroni. Durante la partita, però, i tre che hanno iniziato e chi è subentrato (Blin e Gonzalez) hanno dimostrato di possedere qualità e quantità per fronteggiare il forte centrocampo del Napoli, mettendo in seria difficoltà i mediani di interdizione azzurri. In attesa che arrivi la mezz’ala tanto desiderata nell’ultimo giorno di mercato, i centrocampisti presenti in rosa hanno mandato un chiaro messaggio a Baroni. 

Colombo 

Dopo le critiche ricevute nelle ultime settimane ed il rigore sbagliato, molti attaccanti sarebbero usciti mentalmente dalla partita. Lorenzo Colombo no. Il bomber di Vimercate ha cancellato subito l’episodio dalla sua testa ed ha battuto l’incolpevole Meret con un preciso tiro dalla distanza. Personalità e coraggio per un ragazzo giovane con ancora poca esperienza in Serie A. 

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