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Cesare Prandelli, ex allenatore del Lecce, e bresciano di nascita, ha parlato a Il Quotidiano di Lecce di quella che sarà la sfida di sabato pomeriggio tra giallorossi e rondinelle.
Questo il suo pensiero:  “Brescia la sento come la mia città, anche se da piccolo i miei mi portarono a Cremona e poi a Bergamo. Sono nato a Orzinuovi e mi sento bresciano. Ho avuto un bellissimo rapporto con Gino Corioni, lo storico presidente, quello che ha fatto la storia calcistica del Brescia. Ora è un’altra stagione. C’è Cellino che sa fare calcio, che vive di calcio a modo suo, con Corini ha riportato la squadra A, ha creato il Centro Sportivo, ristrutturato lo stadio. Ha costruito una squadra molto interessante, che vuole mantenere la categoria facendo leva sull’entusiasmo. Come il Lecce di Liverani”.
  Sulla sfida di sabato pomeriggio tra Brescia e Lecce dichiara:  “Direi che sono due squadre speculari, che non hanno paura, che sono animate dal coraggio e dalla voglia di fare gioco. Si devono ricordare entrambe che arrivano dalla serie B, che la serie A è difficilissima, che devono sempre migliorarsi. In comune hanno giocatori di grande interesse”. Da ex ct della Nazionale italiana, Prandelli ha detto la sua anche su Tonali: “È un predestinato, centrocampista dai grandi numeri, tecnica di rilievo, prestanza fisica, è il prototipo del giocatore dal futuro assicurato. A me piace molto Sabelli per come spinge sulla destra, il centrale difensivo, il portiere. É una squadra costruita bene e col ritorno di Corini si è ritrovata a Ferrara contro la Spal, un successo importantissimo anche sul piano psicologico”. Prandelli analizza anche l'attacco del Lecce e confronta Balotelli e Babacar: “Sono due giocatori completamente diversi. Balotelli ha i suoi colpi che non perdonano, Babacar è una seconda punta. Me lo ricordo a 16 anni nella Fiorentina, aveva già interessanti qualità tecniche. É ancora relativamente giovane, il futuro dipende solo da lui. Non so cosa gli stia accadendo. Sia l’uno, sia l’altro devono mettersi al servizio dell’allenatore. Sono contento per Lapadula che ho avuto nel Genoa l’anno scorso. È un generoso, un lottatore, nella scorsa stagione aveva qualche problema fisico. E poi nel Lecce c’è Farias che ha una rapidità pazzesca, e colpi da fuoriclasse. Se trova la serenità è esplosivo”. Battuta finale su Falco: “Illumina la scena con la sua tecnica, con i suoi tempi, i colpi da campione, gli assist. Sarà un esaltante duello con Tonali, un giocatore davvero forte, in una partita di grande equilibrio con Liverani, forte delle sue idee e della sua personalità, e Corini puntiglioso curatore dei dettagli. Due approcci molto diversi, che possono essere entrambi vincenti”.
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