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Minuto 83. La Lazio attacca, vuole chiudere la partita e confeziona un’azione fantastica con Pedro che serve Immobile solo al centro dell’area di rigore. L’attaccante napoletano guarda la porta e calcia a botta sicura, certo di realizzare la seconda rete della sua stagione. L’ex Torino, però, non ha fatto i conti con Wladimiro Falcone.

Il portiere giallorosso, infatti, compie un autentico miracolo, aprendo il piedone e mandando sulla traversa il pallone scaraventato in porta da Immobile. Lo stadio esulta, Wladimiro, dal canto suo, non ha nemmeno il tipo di rendersi conto del salvataggio compiuto, dato che pochi secondi dopo è impegnato nuovamente a sventare un pericolo che circola dalle sue parti.

Falcone è tornato nel Salento, ha scelto di farlo e si è ripresentato ai suoi tifosi nell’unico modo che conosce: difendendo la sua porta. Nel primo tempo ha compiuto un super intervento su Lazzari, sempre utilizzando i piedi, ed in generale è stato autore di una partita perfetta, senza sbavature, con il gol subito che non è assolutamente figlio di un suo errore. 

Avere un portiere con le sue qualità è sicuramente un vantaggio non da poco per una squadra come il Lecce che, per forza di cose, subisce spesso le sortite offensive avversarie. Wladimiro ha due sogni. Importanti, ambiziosi, giganteschi. Il primo ha a che fare con il giallorosso, con la salvezza di questa squadra e di questa terra, un posto che è entrato nel suo cuore in un lampo e da lì non è più uscito. Il secondo, invece, è colorato di azzurro, quella della Nazionale, un traguardo che spera di raggiungere e vivere con continuità perché alle porte c’è un Europeo che rappresenterebbe il frutto di tutti i sacrifici compiuti in questa stagione.

Nessuno pensi che sarà facile. Ma Wladimiro lo sa ed alle difficoltà rispondo sempre con il suo piedone. A difesa della sua porta. 

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