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Fabio Macellari è stato un giocatore del Lecce per tre stagioni ed in quelle annate è entrato nel cuore dei tifosi per l’impegno e l’abnegazione che ha messo in campo nelle sue 99 partite disputate.  

L’ex terzino ha vestito maglie importanti come quelle di Cagliari, Bologna ed Inter e si è ritirato nel 2015, sebbene dal 2005 abbia giocato solo nelle serie minori del calcio italiano. Lo scorso anno il laterale sinistro ha partecipato alla trasmissione televisiva “Live Non è la D’Urso” ed ha parlato della sua esperienza di vita e del lavoro che svolge adesso: 

“Ho sprecato tutto, fatto di tutto, anche uso di droghe. Ma alla fine o capisci gli errori e ti riprendi, oppure muori. Adesso sono diventato un panettiere ed ho gettato al vento tutti i guadagni di una vita. Ho fatto diversi scivoloni e anche uso di droga Quando sei un ragazzo, arrivano certi guadagni, hai un tenore di vita sempre più alto non capisci cosa ti può succedere. Tornare ad un ritmo di vita normale non è facile quando sei abituato bene ed io ero uno che spendeva, generoso, pagavo sempre pio tutto per tutti”. 

A 45 anni, con un lavoro completamente diverso rispetto a quello precedente, Macellari è pieno di rimpianti, anche perché gli sarebbe piaciuto rimanere nel mondo del calcio, magari proseguendo la carriera come allenatore o dirigente. Nelle poche interviste che ha rilasciato ha sempre ricordato con piacere la sua esperienza nel Salento, che è stata condita anche da 4 reti e due promozioni consecutive. Quello era un Lecce di lottatori, composto da gente che non mollava mai e combatteva fino all’ultimo minuto di ogni partita.

Con la maglia dell’Inter si è tolto anche la soddisfazione di scendere in campo per giocare la Coppa Uefa e due sfide di qualificazione alla Champions League, facendosi conoscere anche in campo internazionale.

Il passato non conta ma di certo non si può cancellare. Non è bastato l'affetto della gente per allontanarlo dalle cattive tentazioni, ma adesso Macellari ha capito ed ha ricominciato una seconda vita. 

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