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Al termine della sfida tra Lecce e Lazio, l’attaccante dei biancocelesti Ciro Immobile ha parlato del match perso dai suoi. Ecco di seguito le sue parole riportate da TuttoMercatoWeb: 

“Ho preso una brutta botta, adesso mi fa un po' male. Spero di recuperare in fretta perché ho già saltato troppe partite. La sconfitta fa male perché viene sempre dagli stessi errori, gli stessi cali mentali. Non siamo stati bravi a riunirci e raggrupparci per non prendere gol nel loro momento migliore. Con la rete l'ambiente si è caricato e per loro è stato tutto in discesa.

Oggi la testa ha fatto la differenza, nessun calo fisico. Se avessimo superato quel momento di defaillance nel secondo tempo la partita sarebbe stata in discesa per noi. Mentalmente bisogna migliorare, facciamo sempre gli stessi errori e li paghiamo. Ci stiamo chiedendo perché succede spesso, anche perché non puoi fare una prima mezz'ora così in cui potevi fare più di un gol, e poi ti spegni nel secondo tempo all'improvviso. Va detto che non avevamo sofferto tanto, giusto qualche cross. Dopo il lungo stop mentalmente non sei in condizione e fisicamente sembra che non ce la fai. 

Nessun contraccolpo psicologico per le prossime partite, non dobbiamo fare l'errore di guardare indietro. Siamo ripartiti adesso e farlo sarebbe un errore grave. Abbiamo perso e lo abbiamo fatto in questo stadio dove sapevamo fosse difficile giocare. Abbiamo avuto un'altra lezione, ma domenica giochiamo in casa: dobbiamo vincere. In questo mese abbiamo tre gare da disputare all'Olimpico e dobbiamo rimetterci in pista come abbiamo fatto nella prima parte di campionato.

Luis Alberto? Credo che Luis stia bene e sia motivato, così l'ho visto dopo le vacanze. Purtroppo contro l'Almeria ha subito un colpo al collaterale, in campo non ce la faceva. Il mister ha preferito non convocarlo perché non riusciva a calciare di sinistro e negli appoggi era infastidito. Ho parlato con lui: ha detto che fino a quando resterà qua darà il massimo e farà quello che ha sempre fatto. Come ha detto Sarri non vedo problemi tra i due. È un giocatore che sta dentro il gruppo. Se dovesse arrivare un'offerta per lui e a lui dovesse andare bene, come si è sempre detto, allora se ne andrà, se no resterà qua. Una volta chiuso il mercato che non se ne parli più fino a giugno. Tecnicamente nella prima parte di campionato ha fatto il suo, alti e bassi come tutti, però ha fatto grandi partite". 

E’ sembrata la partita di Genova dove abbiamo subito poco e dove si poteva chiudere dopo il gol. Con l’entusiasmo del tifo e con due tiri son venuti fuori e hanno portato a casa la vittoria. Bisogna metterci più passione, è quello che ti trasporta in questo sport. Brillantezza? Dovevamo superare la fase della partita senza subire gol e uscirne da quell’assedio che stavano facendo con cross e palle dentro che hanno messo. Superando quello avremmo fatto un altro gol. Non è tutto da buttare ma dovremo ripartire dal primo tempo e non abbassarci come fatto nel secondo. Record? I gol senza vittoria portano a poco, servono a lasciar il tempo che trovano, mi mancava il campo e per questo sono contento. Dobbiamo riprendere i 3 punti e farlo domenica. Sto bene, il campo era diventato pesante ma le gambe hanno risposto bene. La partita vive di momenti e la squadra deve essere brava a gestire quando va tutto bene, siamo meno bravi a farlo quando subiamo attacchi dalla squadra avversaria.

La voglia di scendere in campo e aiutare la squadra era tanta. Ho saltato le ultime sette gare, poi c’è stata la sosta per il Mondiale, ma nella gara ci sono state anche cose positive come la prima mezz’ora. In alcune fasi della gara non siamo stati bravi a gestire la situazione ambientale che si era creata e queste cose le paghi in uno stadio così. Non abbiamo avuto la forza di reagire, la prima mezz’ora è stata davvero positiva poi abbiamo abbassato il ritmo nella ripresa. Se uscivamo bene da quella situazione di inizio secondo tempo probabilmente ne saremmo venuti a capo. Noi dopo il primo gol forse potevamo fare qualcosa in più. Il gol? Non ho tirato forte perché ho visto che il portiere era fuori posizione, ho cercato di tirare il più in fretta possibile. 

Mondiale? Purtroppo sono capitato in due situazioni in cui è andata male e questo sarà sicuramente una cosa negativa della mia carriera. L’Europeo in parte compensa, la vittoria è arrivata con me in attacco e un po’ mi rallegra. Il Mondiale era ed è un chiodo fisso per me come per qualsiasi altro calciatore. Io con il cuore in mano non mi posso proprio lamentare, metto passione e anima per questo sport che mi ha dato tante soddisfazioni. Sono partito vincendo la classifica marcatori in Serie B con il Pescara, ho fatto tanta strada e devo dire sono contento quando mi viene riconosciuto quello che è stato, a me non è mai stato regalato niente. Ho fatto tutto da solo e con l’aiuto della mia famiglia, vedere il mio nome affianco a quello di grandi campioni che erano i miei idoli quando ero piccolo non nego che fa piacere. 

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