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L’ex terzino della Roma e del Lecce Marco Cassetti si racconta nel libro “Sulla giostra di Zdenek”, rivelando aneddoti delle preparazioni con il Boemo. Le sue parole sono riportate da lagoleada.it:

Con Zeman a Lecce è stata dura, a livello psicologico fu una bella botta, un vero trauma. Viaggiavamo con un ritmo di 12 km ogni mattina, in più tutto il lavoro del pomeriggio con la palla.
È stata la preparazione più impegnativa della mia carriera.
C’erano passati di verdura, patate lesse e poco altro. Ora posso dirlo: facevamo delle tappe al supermercato per comprare qualcosa.

Durante i ventuno giorni del ritiro a Cavalese, Zeman mi provava sempre da terzino. Non era il mio ruolo…venivo da un anno di B con 7 gol da esterno di centrocampo. Durante le amichevoli, però, non mi schierava mai titolare…”Stai tranquillo, rientri nei suoi piani”, mi disse il Direttore.

Prima di una riunione tecnica, Zeman mi disse: “Ho sentito oggi il Direttore, il tuo ruolo sarà quello. Se non arrivi in Nazionale da terzino, per me sei un giocatore fallito“. In nazionale poi ci arrivai per davvero, fino a gennaio si videro i frutti di quella preparazione. Avevo la sensazione di andare il doppio degli avversari, quasi di poterci camminare sopra senza accusarne il colpo”.

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