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Simone Tiribocchi, doppio ex di Lecce e Atalanta, ha parlato a La Gazzetta dello Sport della sfida di domenica pomeriggio tra i salentini ed i bergamaschi. Questo il suo pensiero: “Sara sicuramente una bella partita da guardare, perché entrambe sono abituate a fare il proprio gioco. Nel 3-1 dell’andata, l’Atalanta impedì al Lecce di giocare marcando a uomo sulla loro costruzione bassa, di fatto soffocandone l’uscita. Forse, questa volta, Liverani proverà a giocarsela diversamente. Ma sempre a viso aperto”. Tiribocchi prosegue: “Penso che i duelli individuali saranno decisivi: ogni volta che vedo Ilicic e Gomez mi emoziono, sia che giochino con Muriel che con Zapata. Ma anche Lapadula, lanciato negli spazi contro i tre centrali nerazzurri, può far vedere cose. Come ogni partita, però, la differenza la faranno gli esterni della Dea: tra Hateboer, Gosens e Castagne non saprei proprio chi scegliere”. L'ex giallorosso aggiunge sul Lecce: “È una squadra che ha fatto il doppio salto e non era facile imporsi. Hanno giocatori con voglia di rivalsa, come Lapadula, e altri che vogliono mettersi in mostra in A dopo una lunga gavetta, come Mancosu. A gennaio poi hanno fatto innesti di qualità ma anche forti fisicamente, e si sono visti i risultati con le tre vittorie di fila. Salvezza possibile? In questo momento sì, ma mancano ancora tanti punti. Dietro ci sono altre squadre che hanno la qualità per risalire la china. Ci sarà da combattere fino all’ultimo”. Tiribocchi da doppio ex dell'incontro svela anche le sue emozioni del passato: “Ho fatto la A e la B e ho vinto campionati con entrambe. A Lecce ho segnato di più, ma all’Atalanta mi sono sentito davvero calciatore. Sono affezionato alle due città, e visto che non ho più compagni in campo non ho preferenze. Un pronostico? No, no. Non mi sbilancio”.
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