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Il passaggio in prestito secco di Fabio Lucioni al Frosinone aveva fatto storcere il naso a tanti tifosi lo scorso giugno. Un'operazione difficile da comprendere in un momento in cui il Lecce aveva in rosa pochi centrali, alcuni tra i quali persino in uscita. Perché privarsi del leader difensivo? A fine mercato i dubbi sono venuti meno, in quanto nel Salento sono poi arrivati Pongracic e Umtiti, due centrali con esperienza nelle competizioni europee.

Il trasferimento alla corte di Fabio Grosso è stata un'ottima mossa anche per Fabio Lucioni.
L'ex capitano del Lecce a 35 anni voleva continuare a sentirsi protagonista ed effettivamente questo sta accadendo. In ciociaria non sta facendo rimpiangere Gatti (oggi alla Juventus) e sta dimostrando di essere ancora tra i migliori difensori della categoria.

Il Frosinone arriva alla sosta (più breve rispetto a quella in corso in A) al primo posto in classifica, con ben 5 punti di vantaggio sulla Reggina seconda e 7 sul Genoa terzo. I tifosi leccesi sanno bene quanto è complesso staccare le rivali in cadetteria, campionato molto competitivo composto da piazze calde.

Il Frosinone ci sta riuscendo anche grazie a Lucioni, leader di un reparto difensivo approvato a pieni voti.
I punti conquistati in 13 partite sono 30, ma soprattutto i gol subiti sono appena 7.
La squadra allenata da Grosso ha conquistato ben 8 clean sheet. 
In questa prima parte di stagione, lo zio si è tolto persino la gioia del gol, punendo il Venezia e consentendo ai suoi di vincere 2-3. Indimenticabile la sua ultima realizzazione in giallorosso, ovvero la giocata da rapace d'area di rigore che consentì al Lecce di superare il Pisa e toccare con un dito la A.

Lucioni non si ferma e vuole conquistare un'altra promozione da protagonista: il Frosinone è in buone mani.

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