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Il Lecce, al termine di un tour de force di 7 partite in 21 giorni, è al primo posto in Serie B.
Come immaginabile, l'elevata frequenza di impegni ha messo alla prova la tenuta fisica di diversi calciatori, alcuni dei quali sono dovuti restare ai box.

Nell'allenamento odierno mister Baroni ha dovuto fare a meno di Di Mariano, Strefezza, Gendrey, Faragò, Calabresi e Gabriel, sei calciatori che possono essere considerati titolari.

Esiste davvero un problema infortuni oppure è una conseguenza fisiologica dei numerosi impegni? 
A rispondere ci ha pensato Pantaleo Corvino, intervenuto oggi durante Inconvocabili, il nostro format in esclusiva su Twitch.

"Per poter giudicare le persone, devi vedere i numeri. Per valutare il lavoro dello staff sanitario guardo i numeri. Siamo arrivati per ricominciare un altro ciclo ed ho trovato un’area sanitaria carente, non come qualità degli uomini, perché l’impegno, la dedizione, la capacità di lavorare che ha il personale dell’area sanitaria è encomiabile e pari al massimo che uno può dare. 

Ho guardato con che mezzi operano ed ho visto che erano mezzi lontani anni luce. 
Abbiamo cercato di migliorare questo aspetto, togliendo da qualche parte e mettendo nell’area sanitaria, con una strumentazioen oggi all’avanguardia. Devo dire che qui siamo ad un livello ottimale, se non fossi tranquillo farei qualcosa. Tutto si può fare sempre meglio, ovviamente. 

A Bologna c’era una struttura incredibile, eppure c’era chi si voleva curare fuori, perché nello spogliatoio c’è sempre qualche giocatore che consiglia un altro posto. Nell’altro mio ciclo c’erano Carlo Pranzo e Peppino Palaia, persone come loro non le ho più trovate, ma devo dire che persone con la competenza e la passione di Congedo non ne ho trovate. 

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La nostra proprietà ha fatto tanti sforzi, soprattutto in un periodo di pandemia. 
In un anno e mezzo abbiamo migliorato le strutture: la palestra del Lecce, dopo quella del Napoli, è la miglior del centro sud e non sono io a dirlo. Abbiamo investito sulle attrezzature dell’area sanitaria, sul pullman, sul settore giovanile. Noi abbiamo un dovere verso i nostri tifosi, fare la squadra, e cercare di mettere accanto alla squadra componenti giuste al momento giusto”.

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