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È andato in archivio il ritorno in campo del Lecce, che mancava ai tifosi giallorossi da quasi un mese. La vittoria del Ferraris aveva portato entusiasmo alla piazza e la pausa non ha fermato la passione di tanti supporter che il sabato mattina hanno riempito gli spalti del Deghi Center di San Pietro in Lama.

È stata pur sempre una partita amichevole, ricca di rotazioni e caratterizzata da dei ritmi piuttosto bassi, però la prova degli uomini di Baroni ha lasciato dei segnali interessanti.
La gara, sbloccata nella seconda metà del primo tempo, è entrata nel vivo nella ripresa, quando la Primavera (con un numero limitato di giocatori in panchina) è calata e il tecnico toscano ha inserito i pezzi forti.

Il primo parziale non è stato comunque noioso, soprattutto per merito di Remi Oudin.
Il francese è stato il più pericoloso in una formazione composta perlopiù dalle seconde linee e, dopo aver impensierito più di una volta Borbei, ha trovato la rete premiando l'assist dalla sinistra di Pezzella.
Trema ancora un legno del Deghi Center, preso in pieno dall'esterno offensivo su calcio di punizione.

I mattatori del secondo tempo sono stati Lameck Banda e Lorenzo Colombo, non a caso gli autori delle due reti del Ferraris. Rispettivamente classe 2001 e 2002, hanno grandi qualità e nel finale di campionato hanno preso fiducia.

Banda ha seminato il panico sulla corsia sinistra ed il povero Munoz ha pagato dazio.
Doppi passi e accelerazioni, ma anche gol: ben due, di cui uno “rubato” a Ceesay, perchè anche nelle amichevoli c'è voglia di fare.

Colombo è stato il terzo protagonista della staffetta con Persson e Ceesay. 
30 minuti ciascuno: finale di gara per l'attaccante scuola Milan. Una rete e qualche giocata interessante, tra sterzate e palle protette con molta dedizione.

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