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L’assenza del campionato, causa sosta natalizia, ci ha permesso di riflettere su una questione che ha tenuto banco nei primi mesi di campionato. Tutti i bookmakers, infatti, davano per scontato l’esonero dell’allenatore Fabio Liverani, indicandolo come il primo ad essere sollevato dall’incarico in Serie A. Il tecnico romano, invece, ha lavorato bene, seppur con qualche risultato negativo ottenuto nelle scorse settimane, ed è saldo sulla panchina giallorossa, avendo dalla sua anche l’immensa fiducia della società salentina. Ci auguriamo, quindi, che il mister ex Ternana possa terminare la stagione nel Salento. Ciò, del resto, significherebbe salvezza acquisita e ingresso nella storia del club da parte sua, visto che il classe ’76 salirebbe al quarto posto nella graduatoria degli allenatori con più presenze in campionato nella storia del Lecce. In questa classifica al comando c’è Alfonso Ambrogio, tecnico dei salentini nella metà del secolo scorso in Serie C e D, il quale ha guidato la squadra per ben 132 gare di campionato. Dietro di lui troviamo un mostro sacro del calcio italiano come Carlo Mazzone, allenatore del Lecce in Serie B e nella massima serie ed autore di cavalcate che ancora oggi sono impresse nella storia di questa squadra. Lui si è seduto sulla panchina salentina per 119 volte, vincendo 43 partite. Sul podio, al terzo posto, abbiamo Ferenc Plemich, guida tecnica giallorossa per cinque stagioni, durante il primo dopo guerra. L’attuale tecnico Liverani, dovesse finire la stagione in corso, arriverebbe ad un totale di 106 presenze, raggiungendo mister Eugenio Fascetti e scavalcando Delio Rossi, Alberto Cavasin e Gino Vianello. Questi numeri spiegano il grande lavoro che l’allenatore del Lecce sta compiendo. Arrivato prima del match con il Catanzaro, Fabio Liverani ha portato la compagine del presidente Sticchi Damiani prima in Serie B e poi nel massimo campionato italiano, garantendo gioco e risultati. Siamo di fronte, quindi, ad un mister che ha già scritto la storia e che ancora non sembra avere intenzione di fermarsi. I più pessimisti erano convinti dell’esonero dell’attuale tecnico già dopo poche giornate. Lui ha saputo lavorare sulla squadra, nonostante gli infortuni ed un mercato che non si è dimostrato azzeccato, puntando sul gruppo dello scorso anno e provando ad insegnare ai suoi a non aver mai paura, anche se gli avversari si chiamano Juventus o Inter. Liverani conosce la Serie A, avendoci giocato per tanti anni ad ottimi livelli, e sa cosa manca a questa squadra per ottenere una salvezza che, ad oggi, sembra più che fattibile. Lo scoramento per le sconfitte non deve prendere il sopravvento, anche perché con un allenatore cosi capace e vincente,quantomeno nei numeri in giallorosso, nulla è impossibile. Il suo score parla chiaro: 41 vittorie, 25 pareggi e 19 sconfitte non si conquistano per caso, perché in nessun torneo è facile vincere. I tifosi non facciano mancare il loro sostegno, la società intervenga sul mercato, al resto ci pensa Fabio.
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