Nazionale, Donnarumma sotto processo. Spalletti, non ti dimenticare di Falcone
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Sabato sera, la Nazionale del nuovo commissario tecnico Luciano Spalletti non è andata oltre il pareggio contro la Macedonia del Nord, che si conferma bestia nera per gli Azzurri dopo la sconfitta nel play off di qualificazione all’ultimo Mondiale di Qatar.
L’Italia, dopo un buon primo tempo e il vantaggio a inizio ripresa con Ciro Immobile, si è fatta rimontare nei minuti finali da un calcio di punizione di Bardhiche ha sorpreso Donnarumma sul palo vicino, complicando il cammino degli Azzurri per le prossime qualificazioni a Euro 2024.
Sicuramente il gol subito (senza nulla togliere al gesto tecnico del giocatore macedone) parte da una svista dell'estremo difensore azzurro che, mal posizionato al centro della porta, si è fatto beffare dal tiro dell'avversario non riuscendo a intervenire tempestivamente ed evitare la rete dell'1-1.
Le ultime prestazioni del portiere di Castellammare di Stabia, a dir la verità, lasciano un po' a desiderare. Tra club e nazionale sembra aver perso costanza di rendimento, trovandosi spesso e volentieri in grossolane situazioni di errore. Per carità, non si discute del suo straordinario talento (non sarebbe da tutti d'altronde aver esordito a soli 16 anni in Serie A con la maglia del Milan e difendere attualmente la porta del blasonato PSG), non dimentichiamoci che le sue mani , sul rigore decisivo di Saka in finale, ci hanno permesso di vincere l'Europeo nel 2021 ma la domanda spontanea che in questo momento mi sorge è la seguente: è davvero così indispensabile Donnarumma in questo momento ?
Del resto, se c'è un reparto nel quale l'Italia offre valide alternative e giovani promesse è proprio quello della porta . Lo stesso Buffon, durante la conferenza di presentazione come nuovo Capo Delegazione della Nazionale Italiana ha dichiarato: “ Negli ultimi 3-4 anni il serbatoio italiano dei portieri è cresciuto molto e ora ce ne sono 5-6 di livello elevatissimo che hanno fatto un percorso e stanno dando risposte importanti, a cominciare da Vicario, poi Provedel, Meret, Di Gregorio, Carnesecchi e Falcone ” .
Per carità, nulla da togliere a Donnarumma che ha sempre dimostrato di meritarsi i più importanti palcoscenici internazionali ma avere la fortuna di godere e poter contare su così tanti giovani talentuosi e promettenti, non è certo cosa di poco conto. Chi lo sa, a volte cambiare le carte in tavola, attraverso nuove pedine e nuovi stimoli sul campo potrebbe rivelarsi la scelta migliore.
Domani si torna in campo contro l’Ucraina dove sarà vietato sbagliare. La Nazionale è avvertita e questo lo sa bene.