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Com'era il calcio prima del Covid? Questa mattina abbiamo rivisto le immagini di quel Napoli-Lecce di due anni fa e sembra che siano passati secoli da quel momento.

Quel Lecce era in salute, aveva appena strapazzato il Torino in casa e si godeva l'incredibile apporto dei nuovi arrivati Saponara, Barak e Deiola.

La squadra di Liverani si è presentata al San Paolo senza Gabriel, ma con un Vigorito capace di neutralizzare i tiri di Insigne e compagni. In quella sfida i giallorossi hanno dimostrato di poter giocare contro ogni avversario in Serie A e siamo sicuri che senza Covid quella squadra ci avrebbe regalato altre giornate come quelle del San Paolo.

LA PARTITA 

I giallorossi sono partiti forte e hanno trovato il vantaggio con Lapadula, abile a sfruttare una respinta corta di Ospina. Nella prima frazione di gioco i salentini hanno legittimato il vantaggio, soffrendo poco e tenendo bene il campo.

Nella ripresa, però, il Napoli ha pareggiato i conti con Milik e la partita sembrava dovesse prendere una brutta piega per Mancosu e compagni.

Nel momento migliore dei partenopei, però, la formazione giallorossa ha imbastito un'azione da manuale, culminata con uno splendido cross di Falco per Lapadula. Il peruviano ha colpito di testa e battuto un incolpevole Ospina, portando nuovamente il Lecce in vantaggio.

Quello che è accaduto qualche minuto più tardi, se possibile, è stato ancora più incredibile. I giallorossi hanno conquistato una punizione e sul punto di battuta si è avvicinato Mancosu. Il capitano ha calciato con potenza e precisione quel calcio piazzato, infilando per la terza volta l'estremo difensore avversario.

A nulla è valso il 3 a 2 siglato da Callejon nel finale di gara: il Lecce ha vinto quella gara, zittito le critiche e vissuto un pomeriggio indimenticabile. Di lì a poco sarebbe arrivato il Covid a sconvolgere le nostre viste, ma questa è un'altra storia. 

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