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Il presidente Saverio Sticchi Damiani è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto all'indomani della sospensione immediata del campionato di Serie B.

MOTIVI DELLA DECISIONE – “Venerdì c’è stato un Consiglio di Lega nel quale io stesso avevo proposto una soluzione, che era quella di giocare le tre partite programmate (per il Lecce si trattava di Vicenza, Cittadella e Monza) e, dopodiché, effettuare uno stop per consentire al Pescara di recuperare le sue partite, ma anche di consentire il recupero di Empoli-Chievo e Pordenone-Pisa, per poi riprendere in contemporanea per le ultime due giornate di campionato. Questa proposta fu approvata all’unanimità lo scorso venerdì ed era una proposta che aveva il pregio di fare subito tre patite e lasciarne due per la coda finale. Il difetto è che la contemporaneità sarebbe stata garantita solo per le ultime due gare. Ieri, prima dell’Assemblea, si è tenuto un nuovo consiglio con Balata che ci ha spiegato che la federazione auspicava una soluzione che garantisse la disputa delle ultime quattro patite in contemporanea, previa effettuazione dei recuperi. La FIGC ci ha chiesto di sospendere subito, ciò farà arretrare il Pescara di una sola partita, in più si spera di recuperare anche Empoli-Chievo e Pordenone-Pisa. Si è deciso ieri di cambiare ulteriormente e il Consiglio ha accettato l’indicazione della FIGC, stoppando subito il torneo per poi disputare le ultime quattro in contemporanea con tutti i recuperi prima dell’1 maggio. Dopo un dibattito acceso la proposta è passata con 16 voti a favore e 4 contrari".

LE PROPOSTE SUL TAVOLO – “La proposta formulata da me aveva il pregio che disputando subito le prossime due gare ci sarebbe stata la possibilità di disputare regolarmente il torneo per i prossimi due turni, era una soluzione più prudenziale rispetto a nuovi casi di positività. È una soluzione che tutelava il club in ordine al fatto che questo ciclo di partite era stato già organizzato a livello logistico. Il difetto era che si perdeva la contemporaneità delle ultime quattro gare ma si garantiva la contemporaneità solo delle ultime due. La FIGC ci ha chiesto la contemporaneità delle ultime quattro, il difetto di questa soluzione è che se succede qualcosa nelle ultime quattro partite non so quando e non so come si potrà garantire il recupero. La speranza è che questa soluzione sia accompagnata dalla buona sorte, i tempi per recuperare le partite dopo sarebbero drammatici. Questa soluzione garantisce ugualmente la fine del campionato con tutti i nazionali. La mia era una soluzione più prudente”. 

POSIZIONE DEL LECCE – “Nel Consiglio di ieri ho sostenuto la mia posizione, anche l’Ascoli era con me, ma la maggioranza del Consiglio ha voluto seguire la nuova indicazione che ci è stata proposta dalla FIGC. In Assemblea ho votato a favore seguendo la posizione assunta a maggioranza nel Consiglio, pur manifestando le mie perplessità”.

STATO DI FORMA – “La squadra stava bene veniva da una bella vittoria a Vicenza, noi eravamo pronti e organizzati per giocare martedì. Abbiamo preso questa decisione con filosofia. Se la sospensione serve a garantire la regolarità del torneo noi ne prendiamo atto. L’allenatore ha riprogrammato il lavoro. Speriamo che il campionato si concluda l’11 maggio, ma se così non dovesse essere, in caso di playoff ci sarebbero due blocchi da quattro partite. L’allenatore a questo punto deve disporre al meglio dell’ampia rosa, approfittando magari anche dei recuperi di Mancosu e Listkowski”.

RUOLO DELLE ASL – “C’è il rischio che una ASL blocchi un’intera rosa, anche i negativi in quanto contatti stretti. Questa soluzione adottata adesso garantisce la competitività ma si affida alla buona sorte e al buon senso delle ASL nei provvedimenti. L’auspicio è che il campionato sia regolare, l’idea di fare subito tutti i recuperi è utile in tal senso. Poi sta alla cultura del singolo club”.

PROMOZIONE – “Non faccio percentuali, la squadra ha vinto nove volte nelle ultime dieci partite, si tratta di un percorso straordinario. Di solito dopo una striscia così la classifica consente di staccarti dalle inseguitrici, ma la storia del campionato dice che abbiamo un inseguitore agguerrito e siamo lì tutti attaccati. In queste partite dobbiamo fare qualcosa di oltre lo straordinario e non è facile. È una anomalia non essere in sicurezza dopo questo filotto. Motivo per cui la squadra è sempre in ritiro e lavora sul minimo dettaglio”.

GALLIANI – “La soluzione della sospensione immediata è stata proposta da Balata e Galliani l’ha ritenuta subito valida, così come Reggiana, Pordenone, Spal e altre società. Io sono rimasto abbastanza perplesso perché questa soluzione può prestare il fianco a delle criticità a fronte di problemi dell’ultima ora. La soluzione è stata molto caldeggiata da Galliani che riteneva garantisse al meglio la regolarità del torneo”.

IL CASO REGGIANA – “La Reggiana ha perso a tavolino sulla base di un regolamento tuttora vigente secondo cui dopo un bonus di rinvio bisogna presentarsi alla gara successiva. La Reggiana perse a tavolino perché non poteva schierare un numero sufficiente di giocatori. Dopodiché il Giudice Sportivo e la Corte d’Appello confermarono il 3-0 a tavolino. Mi risulta che la Reggiana non sia andata dinanzi al Collegio di Garanzia del Coni, che sul caso Napoli-Juve ha introdotto la giurisprudenza secondo cui i provvedimenti dell’ASL prevalgono su quelli sportivi e rappresentano causa di forza maggiore per cui non si può perdere a tavolino. Il caso Reggiana è antecedente a questa giurisprudenza. È un peccato perché è una anomalia, essendo l’unica partita di questo campionato a non essersi giocata e ad essere decisa a tavolino”.

BOLLA – “Credo che nessuna squadra possa stare per 12 giorni in ritiro ma da qui alla fine noi chiederemo sempre dei sacrifici ai giocatori. Avranno anche due giorni liberi alla fine della settimana e chiederemo di evitare spostamenti”.

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