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Nonostante i contatti intensificatisi nelle ultime ore e l’iniziale ottimismo in casa FIGC, Claudio Ranieri ha deciso di rinunciare alla proposta di diventare il nuovo commissario tecnico dell’Italia. La Federazione confidava di poterlo convincere anche grazie all’ipotesi di un doppio incarico e alla prospettiva futura di un ruolo da direttore tecnico delle Nazionali. Tuttavia, il tecnico ha scelto di fare un passo indietro.

Cos'è successo?

I Friedkin avevano manifestato apertura e disponibilità, mentre la FIGC aveva proposto un doppio incarico, a condizione che Ranieri non assumesse ruoli dirigenziali operativi all’interno della Roma. In questo scenario, il tecnico avrebbe potuto diventare Commissario tecnico mantenendo con il club giallorosso un semplice ruolo di consulente esterno. Tuttavia, è stato lo stesso Ranieri a interrompere le trattative, scegliendo di rispettare il compito assunto con la Roma e rinunciando così alla proposta.

Pioli

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Con il rifiuto di Ranieri, la FIGC si trova di nuovo alla ricerca del successore di Luciano Spalletti, che ha chiuso ufficialmente la propria esperienza sulla panchina azzurra con la vittoria per 2-0 contro la Moldova. Salvo colpi di scena, al momento poco probabili, il nome in cima alla lista è ora quello di Stefano Pioli.

L’ex tecnico del Milan sembrava destinato alla Fiorentina, ma l’interesse della Nazionale potrebbe cambiare gli equilibri e alimentare un nuovo giro di panchine. Va però considerato che, a oggi, sono poche le squadre di Serie A ancora senza allenatore.

Il tempo stringe: il nuovo commissario tecnico avrà meno di tre mesi per preparare l’Italia al prossimo impegno ufficiale, previsto per il 5 settembre a Bergamo contro l’Estonia, nella terza giornata del girone di qualificazione ai Mondiali.

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