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“Rodriguez? Io lo scorso anno ho detto che, dato che è un giovane, può giocare sull’esterno o da falso nueve, spesso le seconde punte si sforzano di giocare in questi ruoli del 433. Dopo un anno abbiamo visto che non c’è stata tanta disponibilità da parte del giocatore a sforzarsi in quel ruolo. Abbiamo parlato con l’agente e gli abbiamo detto che sarebbe stato meglio portarlo da un’altra parte, in una squadra dove potesse giocare per crescere. Lo abbiamo detto pochi giorni dopo che è finito lo scorso campionato. Agente e giocatore, però, non hanno voluto prendere in considerazione altre situazioni, se non in Serie A. Ci è stato detto che non si sarebbe mosso per nessun motivo da Lecce se non per un’altra squadra del massimo campionato italiano. Noi abbiamo preso atto di questa scelta, facendo le nostre valutazioni”.

Poco meno di due settimane fa Pantaleo Corvino, responsabile dell’Area Tecnica del Lecce, ha parlato così dell’attaccante spagnolo, facendo il punto sulla sua situazione all’interno della rosa di Baroni. Fino a quel momento il classe 2001 non aveva ancora esordito con la maglia giallorossa in Serie A, mentre poi ciò è avvenuto qualche giorno dopo, nel match di campionato contro il Torino fuori casa.

Rodriguez è entrato in campo sia contro i granata che contro il Monza, con Baroni che lo ha schierato sull’esterno ma più vicino alla prima punta. L’attaccante, infatti, si è posizionato sull’out di sinistra per ricevere il pallone ma quando il gioco si sviluppava sulla fascia opposta lo trovavamo dentro l’area di rigore, sulla stessa linea di Colombo, quasi a formare un 442 accanto alla punta centrale.

Pablo ha sempre portato una scossa sul terreno di gioco ogni qual volta ha messo il piede sul campo sebbene debba ancora crescere dal punto di vista tattico, oltre che fisico. Nelle ultime due sfide, però, è entrato con umiltà e convinzione, non cercando mai la giocata fine a se stessa ma sempre quella più utile per la squadra. Anche in fase di riscaldamento pre-gara ha iniziato ad allenarsi con i compagni, mentre lo scorso anno lo ricordiamo in disparte in panchina. 

Nelle prossime gara avrà spazio e modo per dimostrare il suo valore. Adesso dovrà continuare a lavorare come sta facendo nell’ultimo periodo per meritarsi la fiducia di Baroni e magari anche una chance dal primo minuto. 

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