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Federico Baschirotto è stato intervistato da DAZN a pochi giorni da Hellas Verona-Lecce. I giallorossi giocheranno allo stadio Bentegodi lunedì alle ore 18:30 in uno scontro diretto salvezza. Gli uomini di D'Aversa, reduci dal pari casalingo contro il Milan, cercano la vittoria che manca dalla sfida interna col Genoa.

Capitano e leader dello spogliatoio del Lecce

“Essere capitano vuol dire avere responsabilità. Rappresenti non solo la squadra ma anche la città intera. Ti rende orgoglioso e cosciente del cammino che hai fatto. Rispetto alla scorsa stagione mi sento cambiato, più pronto. Mi sento all'altezza di questa categoria e cerco sempre di non abbassare la guardia. I leader sono quelli silenziosi, lo faccio dire agli altri se sono un leader. Io cerco solo di essere un punto di riferimento. Nello spogliatoio ci sono 1000 lingue ma tra giovani ci si capisce".

Cresce l'alchimia con Pongracic

Baschirotto, Krstovic e Pongracic

“L'alchimia con Pongracic continua a crescere. Parliamo un po' inglese un po' italiano, lui sta imparando la nostra lingua. Kaba e Oudin non sono ancora a loro agio con l'italiano, ma c'è D'Aversa che parla entrambe le lingue ed aiuta tanto”.

Rammarico post Roma-Lecce e Lecce-Milan

“Un po' di delusione e rabbia sul posto. Poi a freddo pensi al fatto che hai recuperato una partita giocando contro il Milan. Per quanto ci riguarda la partita l'abbiamo vinta. A livello emotivo ho sofferto di più Roma perché prendere due gol negli ultimi quattro minuti brucia molto di più. Abbiamo avuto dei giorni liberi per staccare la spina. Nella scorsa settimana abbiamo caricato a livello fisico".

I migliori attaccanti della Serie A

“Gli attaccanti più difficili da marcare? Sicuramente Osimhen e Lautaro, che per me è il più forte. Mi trovo bene a 4, ma in carriera ho giocato anche a 3”.

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