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Domenica pomeriggio alle ore 15 il Lecce affronterà il Livorno, squadra in splendida forma e completamente rivitalizzata dal cambio in panchina. I labronici, infatti, non perdono da otto turni e, con l’avvento di Breda, sono ritornati a macinare gioco e risultati, provando a conquistare una salvezza che qualche giornata fa sembrava impossibile. A suonare la carica per gli amaranto c’è sempre il solito Alessandro Diamanti, calciatore completo, leader indiscusso della rosa. È lui, con giocate di pregevole fattura, a trascinare i compagni, agendo da chioccia per i più giovani e da condottiero per tutto il resto del gruppo. “Alino“, cosi lo chiamano i suoi compagni di squadra, è un vero trascinatore, gioca a tutto campo non risparmiandosi mai, nonostante l’età non sia più dalla sua parte. I calci piazzati sono la specialità della casa, anche se le conclusioni a rete su azione non mancano di certo, sfruttando il sinistro più educato dell’intera categoria. Quello tra Livorno e Diamanti è un amore vero, fatto di addii e ritorni, di incomprensioni ed obiettivi raggiunti insieme. Il trequartista è tornato per dare una mano alla squadra per la quale fa il tifo, dopo aver girato tanto, andando fuori dai confini del Bel Paese ed arrivando fino in Cina. L’esperienza in Oriente gli ha regalato anche la gioia di un titolo nazionale, vinto proprio con il Guangzhou allenato da Marcello Lippi. Anche in Inghilterra Alessandro ha dimostrato di essere un fantasista di qualità, segnando in Premier League sette marcature con le maglie di West Ham e Watford. Liverani dovrà adottare delle contromisure efficaci per limitare il genio del classe '83 nativo di Prato. Nel prossimo match ai giallorossi mancherà l’esperienza di Lucioni ma chiunque lo sostituirà saprà come affrontare gli avanti livornesi. Il Lecce ha voglia di ritornare al successo e di blindare, con parecchie giornate di anticipo, la salvezza in questo campionato, primo obbiettivo della dirigenza salentina. Non concedere punizioni dal limite o libertà di tiro a Diamanti sarà fondamentale, perché da quel sinistro possono nascere pericoli per la porta di Vigorito.

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