Serie A: cosa succede se un giocatore è positivo?
“Ove in una o più persone presenti nel luogo d’allenamento si manifestassero improvvisamente sintomi correlabili o sospetti per una infezione da SARS-CoV-2, il soggetto si dovrà isolare in una stanza ben aerata che dovrà rimanere chiusa, senza che nessuno possa accedervi ad eccezione delle squadre di emergenza e degli addetti al soccorso aziendale che dovranno essere all’uopo dotati dei DPI specifici previsti per queste situazioni e dovranno comunque limitare al massimo il contatto stretto fino all’arrivo del soccorso di pronto intervento pubblico 112”, questo il testo di un documento che nelle scorse ore è stato diffuso dalla Gazzetta dello Sport.
“In caso di accertata positività del soggetto, nei confronti dei suoi contatti stretti (verosimilmente tutto il gruppo squadra nel caso si tratti di uno dei componenti), si procederà a:
- isolamento fiduciario con sorveglianza attiva;
- ripristinare tutte le misure più «rigide» di distanziamento e sospendere temporaneamente gli allenamenti di gruppo fino alla ripetizione dei test molecolari rapidi (2 test a 24 di distanza) e sierologici e verificare la loro negatività. I test sierologici saranno ripetuti entro 5-7 giorni;
- la pulizia e la sanificazione dei locali secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, nonché alla loro ventilazione, dandone tempestiva comunicazione al datore di lavoro, all’RSPP e al Medico competente”.
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