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L'importante è esserci, giocarsela con tutti e fare esperienza. Il campionato finisce tra troppe partite per piangersi addosso dopo una sconfitta, la prima, anche se per 4-0. Siamo in serie A e lo scotto da pagare è durissimo, lo è sempre stato. È la sofferenza di tifare Lecce, la bellissima sofferenza. Oltretutto avversario peggiore non poteva capitare: l'Inter di Antonio Conte. Si dice che per le provinciali il calcio d'Agosto può riservare sorprese in positivo perché le grandi sono sempre un po' imballate e potrebbero prendere sotto gamba l'avversario. Ecco, con l'Inter questo rischio non c'è. Conte ha tenuto la sua squadra sempre in tensione e la differenza tecnica ha poi fatto la differenza. Il Lecce però al di là del risultato (bugiardo) ha espresso il suo calcio fatto di passaggi filtranti, di scambi veloci ed imbucate che purtroppo non hanno sortito l'effetto sperato davvero per un nonnulla. Restano le amnesie in fase di non possesso ma Liverani lo sa e in questa stagione deve lavorarci con insistenza, perché in serie A segnare un gol in più dell'avversario non è semplicissimo. Sicuramente da oggi gli ex infortunati avranno la possibilità di allenarsi con più foga e la proprietà interverrà sul mercato per assicurare a Liverani quei tasselli mancanti. Probabilmente un difensore centrale, un centrocampista forte ed una punta giovane ma con esperienza in serie A. Lecce-Verona segnerà il debutto reale dei giallorossi in serie A, nel nuovo "Via del Mare", davanti ai tifosi giallorossi. L'obiettivo è raggiungere i 40 punti. Vorrebbero dire salvezza.
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