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La prima volta che abbiamo parlato di Diego Farias in questa sessione di mercato era il lontano Giugno scorso quando tra articoli e puntate di calciomercato all'interno dell'Ostricab abbiamo sviscerato questa trattativa in lungo e in largo, arrivando persino al 25 Giugno a dichiarare momentaneamente chiusi i rapporti. Già da allora si parlava di "numeri che non piacciono al Lecce". Chiaramente si parlava delle cifre chieste dal Cagliari di Tommaso Giulini che pur in buoni rapporti con Saverio Sticchi Damiani non aveva alcuna intenzione di privarsi del brasiliano a cuor leggero. Ma quali sono questi numeri di cui si parla? Sei milioni di euro. Era questa la richiesta del club sardo. Non un centesimo di meno. E nessuna forma di rateizzazione: soldi cash, sul banco. Prendere o lasciare. Il Lecce pur volendo accontentare i rossoblu hanno da sempre considerato folle pensare di pagare in unica soluzione il calciatore. Anche perché si tratta di un attaccante alle soglie dei 30 anni che lo scorso anno ad Empoli ha giocato poco (16 presenze, 4 reti). Tre giorni più tardi sul calciatore si sono lanciate altre squadre di A (Genoa, Sassuolo, Sampdoria, Fiorentina) rendendo praticamente difficile, vista la disponibilità economica di questi club, la competizione dei giallorossi. Intanto però Meluso metteva a segno il colpo Lapadula e, come accade oggi per Babacar, stringeva il cerchio attorno alle altre trattative dimostrando che i giallorossi hanno a disposizione anche altri colpi, sminuendo in questo caso le pretese su Farias. Infatti arriva il primo scossone sulla trattativa. Il Cagliari avrebbe accettato una forma di rateizzazione traducendo la formula dell'acquisto in prestito oneroso fissato a 3 milioni di euro e un obbligo di riscatto fissato sempre a 3 milioni. Il Lecce ha cominciato dunque a riflettere sulla formula ma le modalità continuavano a non essere gradite: il prestito di 3 milioni avrebbe certamente reso difficile il trasferimento. Intanto Meluso, forte degli ottimi rapporti con Grimaldi, raggiungeva l'intesa economica con il calciatore. Passano le settimane e le trattative per Yilmaz prima e Babacar dopo sembrano togliere energie ai salentini. Ma negli ultimi giorni arriva la svolta: il Lecce riesce a spuntarla sia sulla formula che sul pagamento complessivo ottenendo uno sconto di mezzo milione di euro ed un prestito oneroso pari a 1,5 milioni di euro; il riscatto in caso di permanenza in Serie A è stato fissato invece a 4 milioni. Giulini contento, Grimaldi contento, US Lecce contenta. Operazione chiusa.  
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