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Lo scorso anno il Lecce è ripartito da una certezza. Dopo la partenza improvvisa di Marco Mancosu, infatti, Fabio Lucioni ne ha ereditato la fascia ed ha messo al servizio di tutti la sua esperienza ed il suo carisma. L’ex difensore giallorosso ha guidato il gruppo durante i periodi difficili della passata stagione ed alla fine ha alzato la Coppa Nexus, celebrando la meritata vittoria del campionato.

Nel ritiro estivo della nuova stagione, invece, Marco Baroni, tecnico dei salentini, ha affidato la fascia di capitano ad Alessandro Tuia, esperto difensore centrale presente in rosa. L’ex Benevento, però, non è sicuro del posto da titolare e sappiamo che il capitano, in tutte le squadra, viene scelto anche e soprattutto tra quei giocatori che vedono il campo con maggiore continuità.

Nella prima uscita ufficiale, la gara dello scorso venerdì contro il Cittadella, Kastriot Dermaku ha indossato la fascia fino a quando è rimasto in campo, mentre dopo la sua sostituzione il ruolo di capitano è stato svolto da Morten Hjulmand, giovane d’età ma già leader del gruppo giallorosso.

Non sappiamo adesso se questa scelta sarà quella definitiva, anche perché Pantaleo Corvino, in una conferenza stampa di qualche settimana fa, ha detto chiaramente che il capitano è scelto dal gruppo all’interno dello spogliatoio. Per questo, forse, è meglio aspettare la fine del mercato, in attesa che, soprattutto in difesa, possa arrivare qualche altro leader pronto a prendersi la responsabilità di questo compito.

Il centrale albanese ed il mediano danese, in ogni caso, sembrano già pronti a svolgere questo ruolo perché ormai conoscono la piazza e sono ben voluti dalla tifoseria. Di certo non sarà facile essere il capitano del Lecce in Serie A ma questa rappresenta anche una grande opportunità di crescita, oltre che un onore per la propria carriera. Chiunque indossi quella fascia dovrà farlo con un forte senso di responsabilità nei confronti di tutto il Salento. 

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