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Stefano Rosso, presidente del Vicenza, ha parlato a Tuttosport sia del progetto Superlega che del futuro del club biancorosso.

PROGETTO - “Noi ci siamo basati su un piano industriale. Abbiamo ragionato su una prospettiva quinquennale, ponendoci degli obiettivi sportivi ed economici che permettessero la sostenibilità del progetto. Siamo a oggi siamo abbastanza allineati rispetto alle idee iniziali anche se la pandemia ha dato uno scossone non da poco. Non si può pensare di pianificare perdite ogni stagione. Il tempo dei Paperon dei Paperoni che acquistano le società di calcio per giocarci è finito. Bisogna individuare dei progetti che rendano i club in grado di camminare sulle proprie gambe, differenziando anche le fonti di ricavo”.

SUPERLEGA - “All’inizio sono stato sorpreso, come un fulmine a ciel sereno. Poi più passavano le ore e più non riuscivo a convincermi della bontà del progetto e l’ho interpretata più che altro come una mossa politica da parte di alcuni presidenti e relativi club per cerare di recuperare potere nei confronti della UEFA e avere di più dalla Champions. Se davvero avessero pensato di rivoluzionare il calcio, di lanciare e portare avanti un nuovo marchio, quello della Superlega con una campagna di comunicazione così scarsa allora vorrebbe dire che si tratta di persone poco lungimiranti”.

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