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In un’intervista rilasciata a Sky Sport a ridosso dell’ultima stagione di Serie A vissuta dal Lecce, il presidente Saverio Sticchi Damiani ha orgogliosamente dichiarato “Se tifi Lecce, tifi Lecce e basta”. La frase è poi diventata un vero e proprio mantra per i sostenitori giallorossi, che con orgoglio l’hanno ripetuta soprattutto nei momenti difficili vissuti nelle ultime due stagioni.

Oggi, durante la conferenza stampa, il numero uno giallorosso ha svelato un aneddoto riguardo ad un’altra citazione che rappresenta ciò che la dirigenza salentina chiede ai suoi calciatori. “Onora questa maglia”, la frase è semplice ma significativa e da questa traspare l’unico vero valore che deve avere un giocatore del Lecce. A chi indossa la nostra maglia, infatti, non si chiede mai di vincere le partite, ma sempre e solo di uscire dal campo con la maglia madida di sudore e la consapevolezza di aver dato tutto, fino all’ultima briciola di energia.

Con queste parole Saverio Sticchi Damiani ha voluto raccontare questo retroscena e forse, anche inconsciamente, lanciare un nuovo tormentone, che accompagnerà tifosi e calciatori nell’importante e decisivo finale di stagione:

“All’interno della maglia negli anni scorsi abbiamo messo una scritta, se tifi Lecce tifi Lecce e basta. Ma questa è una frase per i tifosi e volevo che nella maglia ci fosse una frase per i calciatori. Per questo sin dalla prima giornata abbiamo scritto “Onora questa maglia”. Lo abbiamo scritto anche nelle maglie di allenamento, perché è un monito che vale sempre. Qualche prestazione meno convincente c’è stata ma la maglia è stata sempre onorata, e sarà così anche lunedì. Sono tutti consapevoli che è una grande occasione, non solo dal punto di vista economico per la loro carriera. Molti di loro possono arrivare su grandi palcoscenici, ma la gioia che può dare una vittoria di un campionato a Lecce se la porteranno dentro per tutta la vita. Vincere a Lecce è un’emozione che non ha pari”. 

In effetti, molti dei ragazzi che domani scenderanno in campo nella loro carriera non hanno mai giocato davanti a 25000 persone e non hanno mai avuto la fortuna di sentire tutto quel calore.

La nostra, però, è una piazza speciale, capace di disunirsi quando l’obiettivo sembra a portata di mano e compattarsi quando i risultati non arrivano o, peggio, nel momento in cui qualcuno cerca di minare l’entusiasmo e l’attesa che si respira in città. Lunedì ci presenteremo in 25000 all’appuntamento con il destino, provando a spingere il pallone in rete insieme ai nostri 11 beniamini in campo. 

Il Lecce non è solo Lecce. Il Lecce è il Salento. Ed il Salento è la nostra casa, la nostra terra, il nostro modo di essere e vivere anche al di là del calcio.

Lunedì l’Italia intera vedrà cosa per noi rappresentano quei colori. Il risultato dipenderà da un pallone che varcherà o meno la linea di porta, l’amore per questa maglia mai. 

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