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2019. Scriviamo questa data ed alla mente ci ritornano ricordi indelebili, momenti magici nei quali abbiamo vissuto emozioni che non provavamo da tanto, troppo tempo. Un anno fa, in questo periodo dell’anno, avevamo appena ottenuto un buon pari a La Spezia e ci apprestavamo a vivere la pausa post natalizia con calma e spensieratezza, senza l’assillo del risultato da conseguire. Eravamo in zona play off, è vero, ma la Serie A non era un pensiero fisso ed, anzi, rappresentava una speranza piacevole da immaginare. Ora, a distanza di un anno, ci ritroviamo in massima serie, con una squadra che, dalla seconda giornata di campionato, è stata sempre al di fuori degli ultimi tre posti in classifica e con un entusiasmo alle stelle, nonostante gli ultimi risultati negativi. Insieme a voi vogliamo ripercorrere, mese per mese, tutto ciò che di bello abbiamo vissuto nell’anno che è appena andato via, emozionandoci a ricordare le vittorie, i festeggiamenti ma anche qualche battuta d’arresto, perché è soprattutto grazie a quelle se oggi possiamo permetterci di raccontare del Lecce in Serie A. GENNAIO – Nel primo mese dello scorso anno abbiamo vissuto un mercato intenso, con l’arrivo di Panagiotis Tachtsidis, giocatore che ha alzato il livello del centrocampo giallorosso, permettendo alla truppa di Liverani di verticalizzare con maggiore qualità e precisione. Importanti anche le mancate cessioni, ad un certo punto quasi scontate ma poi non concretizzatesi, di Marco Mancosu e Fabio Lucioni, i quali hanno sposato la causa Lecce, convinti di poter ottenere la Serie A sul campo e con questa maglia. Sul terreno di gioco, invece, i salentini hanno ottenuto 4 punti contro Benevento e Salernitana, dimostrando a tutta la piazza di potersela giocare per i primi due posti. FEBBRAIO – Febbraio è iniziato male, malissimo a dir la verità. La botta subita da Manuel Scavone ha sconvolto e spaventato tutti i tifosi giallorossi, i quali, ancora una volta, hanno dimostrato grande sensibilità ed attaccamento nei confronti di un giocatore che in campo non ha mai lesinato impegno. Sul terreno di gioco sono da evidenziare due partite in particolare giocatesi in questo mese: Lecce – Livorno e Cittadella – Lecce. La partita con gli amaranto sarà ricordata sempre come quella della svolta, il match che ha reso consapevoli i giallorossi di poter raggiungere qualsiasi traguardo, con una rimonta che, con il senno di poi, sapeva di segnale inequivocabile. La sconfitta in Veneto, invece, è stata una delle battute d’arresto di cui sopra, quelle che hanno agito da sveglia e cementato questo gruppo. MARZO – Questo è stato il mese della fuga. Liverani ed i suoi, infatti, hanno potuto contare sul fattore casa, vincendo tre partite consecutive tre le mura amiche, contro Foggia, Ascoli e Pescara. I 9 punti hanno permesso di cancellare parzialmente la sconfitta di Palermo e dato lo slancio decisivo a questa squadra, creando un entusiasmo ed una sinergia incredibile tra giocatori ed ambiente. Il 7 a 0 contro i bianconeri è entrato di diritto nella storia di questa formazione, soprattutto per la facilità di andare a segno vista in quella partita.

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