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I fondi dei Giochi del Mediterraneo ora sono a rischio. Sebbene ad inizio settembre fossero arrivate buone notizie attraverso le dichiarazioni del sindaco Salvemini e dell'assessore Foresio, le affermazioni del presidente Sticchi Damiani in data 4 ottobre avevano abbassato le aspettative di chi sogna un Via del Mare 2.0 entro il 2026.

Il motivo? Uno strappo avvenuto all'interno del Comitato organizzatore dei Giochi, ancora monco in seguito all'uscita di CONI e Governo. È a rischio non solo la partecipazione di Lecce, che spera di avere tra le mani 11.3 milioni per lo stadio  Via del Mare e 2.7 per il palazzetto di Piazza Palio, ma anche quella di Taranto e Brindisi. 

Il numero 1 del Lecce aveva dichiarato…

Giochi del Mediterraneo, le dichiarazioni del presidente Sticchi Damiani

Sticchi Damiani

“Abbiamo appreso dalla stampa nazionale che il comitato organizzatore ha visto le dimissioni prima del presidente del CONI e poi del ministro dello Sport. Questo ci porta ad essere preoccupati, il comitato amministrativo ora è monco. Rispetto ai famosi 11.3 milioni, bisogna dire che sono cifre che vanno viste con realismo, ovvero con un comitato che vede queste dimissioni così significative. È un importo ufficiosamente comunicato, ma sul quale ahimè non esiste alcuna certezza".

Giochi del Mediterraneo a Taranto, c'è un ultimatum

Come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, attraverso una nota ufficiale il segretario generale del Comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo, Iakovos Filippousis, ha espresso tutta la sua preoccupazione:

"Il masterplan dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026 va inviato entro il 30 ottobre e la scelta arbitraria di trasferire alcune gare in impianti sportivi di altre città può danneggiare la manifestazione. Ubicare gli impianti sportivi e le gare lontano dalla città ospitante di Taranto (il riferimento è a Lecce e Brindisi), può creare enormi problemi nel sistema di trasporto e di alloggio per gli atleti e gli ufficiali di gara; rischia di far deragliare il bilancio dei Giochi generando costi aggiuntivi sia nei settori prima citati che nell'impiego del personale".

Giochi del Mediterraneo: mercoledì lo snodo decisivo

Davide Tizzano, presidente della Confederazione internazionale dei Giochi del Mediterraneo, ai microfoni del Quotidiano ha messo in guardia dai rischi qualora dovesse fallire l'organizzazione, facendo così naufragare i finanziamenti per Taranto, Lecce e Brindisi:

"Ci sono diverse possibilità alternative. Abbiamo assegnato al Kosovo l'edizione del 2030. Magari vogliono anticipare e la facciamo a Pristina. Prorogare la scadenza per dare più tempo a Taranto? Impossibile, mai successo in 72 anni. I calendari internazionali già sono stati fatti dagli organi mondiali. Noi cerchiamo di aiutare e facilitare dando indicazioni precise, in quanto non possiamo creare problemi alle 26 Nazionali che compongono la Confederazione.

Non è un mio problema l'accordo per rifare il comitato organizzatore dei Giochi a Taranto. Con la riunione di mercoledì io non c'entro niente, mi metto là e vedo cosa fanno. Non decido, osservo ed eventualmente posso suggerire. Il regolamento è questo: ora avete 60 giorni per cambiare, altrimenti vi togliamo i Giochi, grazie e arrivederci".

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