D'Aversa sul Lecce: "Corvino ha esperienza da vendere, Dermaku lo vorrebbe qualsiasi allenatore"
Roberto D’Aversa, ex allenatore del Parma, adesso svincolato ed alla ricerca di una nuova avventura, ha parlato al Quotidiano di Puglia, soffermandosi sul Lecce, Corvino ed il nuovo acquisto Dermaku.
CORVINO E FAGGIANO – “Ora che Corvino ha ripreso in mano le redini del Lecce, mi piace ricordare che fu proprio lui a portarmi a Casarano in C/1, nel campionato 1996-97, quando sotto la guida di Cadregari sbocciava Fabrizio Miccoli, forse la prima grandiosa intuizione del direttore sportivo. Con Faggiano, giovane ma già molto bravo, abbiamo scritto la storia recente del Parma che riparte dalla serie C sino alla serie A, compresa l’ultima importante salvezza, nella stagione nella quale il Lecce ha pagato una retrocessione figlia del Covid, immeritata”.
DERMAKU – “Corvino, la certezza di questo Lecce che è già partito con il piede giusto e che saprà gestire con l’esperienza di un direttore sportivo che ha lasciato il segno su piazze di grande prestigio, e che ha la capacità di sbrogliare con la sua coerenza anche le situazioni più complesse ha fatto davvero un colpo grosso. Dermaku è un giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere. È animato da una grande carica e da un orgoglio professionale che lo porta a cercare di garantirsi, facendo sempre bene, il posto nella nazionale albanese, in omaggio alle sue origini lontane, forte dei valori importanti che si porta dentro. Nonostante la statura elevata che lo aiuta molto nella difesa in altezza, è assai dotato tecnicamente ed è un difensore completo. Io l’ho utilizzato in prevalenza come centrale di sinistra, ma è bravo anche a destra. Difende, ma sa anche proporre molto bene. Con il mio Parma ha giocato sedici partite di campionato”.
LECCE STRANIERO – “Quella degli stranieri è un po’ ormai una scelta condivisa, sollecitata anche dalle agevolazioni economiche a livello di acquisizione dei cartellini. Corvino ha una grande organizzazione per il suo scouting ed è molto difficile che fallisca un colpo. Degli stranieri ne cito uno per tutti, Henderson. Gli acquisti più importanti rimangono le conferme di gente come Mancosu, Falco, Lucioni, Gabriel, gli altri. Paganini e Coda hanno la vittoria nelle corde. C’è Corini che oltre ad essere una persona eccezionale, anche negli eventuali momenti di difficoltà sa reggere bene la situazione. Sul campionato grava sempre l’ombra del Covid. I primi segnali già preoccupano. Ha preso il via una serie B sul filo di grandi equilibri”.
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