SSD: "Tornare in campo solo se la situazione migliore, altrimenti è una forzatura che non condividerei"
Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani è intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb Radio, rilasciando alcune dichiarazioni riguardanti l’emergenza dovuta al Coronavirus: "Il momento è di grandissima difficoltà per l'intero paese, e mi sembra di poter dire che per quanto riguarda il profondo Sud, siamo stati particolarmente fortunati. Qui a Lecce, nel Salento, il virus è arrivato in maniera molto blanda, in numeri ridotti grazie alle misure. Il sacrificio terribile del Nord almeno è servito per dare la giusta responsabilità al Sud, nel rispettare rigorosamente le misure, anche se qui non c'era una percezione così forte. Guardiamo comunque con solidarietà le zone più colpite, chi sta soffrendo di più".
Queste le parole del numero uno giallorosso, invece, in merito al protocollo di ripresa che si vuole attuare per far ricominciare il campionato di Serie A: "È uno studio preliminare, una bozza che dovrà essere approvata anche dal Ministero della Salute. Ho chiesto ai miei medici, allo staff, di approfondire questa bozza per capire in che maniera sia applicabile. Ben venga un'attività organizzativa approfondita, ma questo non deve comportare una forzatura dei tempi o un'accelerazione improvvisa. Rimane il punto interrogativi sul se e quando, i numeri dell'epidemia sono importanti e il protocollo avrà senso quando la situazione sarà molto migliorata, altrimenti è una forzatura e non la condividerei".
La linea della dirigenza giallorossa, quindi, sembra molto chiara. Il Lecce è disposto a scendere in campo, ma lo farà solo se la situazione lo permetterà, studiando ed analizzando tutti i particolari, per non mettere a repentaglio la vita di nessun tesserato. Come sempre la società salentina sarà attenta a valutare ogni aspetto, non lasciandosi scalfire dalla presa di posizione di altre squadre.
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