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In seguito al pareggio casalingo contro l’Empoli, si lavora con fiducia in casa Lecce. I giallorossi, sebbene siano un cantiere aperto all’esordio in A, non hanno mai sfigurato contro le rivali più rodate.

Il presidente Saverio Sticchi Damiani, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha commentato così il momento dei salentini.

Lecce

”Primo punto? Ne dovremmo avere tre. Ma cresciamo giorno dopo giorno e questo mi rende felice. So che dovremo lottare fino all’ultimo minuto per tenere il Lecce in A. Mi piace sempre sperare che la Primavera anticipi di un anno quel che fa la prima squadra. E’ salita e poi è salita la prima squadra, si è salvata all’ultima giornata e ora speriamo che si salvi la prima squadra. E, intanto, la Primavera è in testa”.

Corvino

”In un paio d’ore l’ho convinto a fare l’esperienza più coinvolgente della sua carriera. Cos'abbiamo in comune? La profonda cultura del lavoro. E la cura dei dettagli. Dal mattino presto è in movimento. Abbiamo un rito di trovarci in un bar in cui da ragazzino faceva il cameriere. E vuole andare ancora sempre lì”.

Possibile colpo di mercato?

”Se sarà, sarà una ciliegina finale. Uno pronto. Ma ne deve valere la pena. La squadra c’è già.”

Umtiti

”Stavo andando a Reggio Emilia per la partita col Sassuolo, mi ha chiamato dicendomi di questa possibilità. Gli rispondo: “Ma quanto costa?”. E lui mi spiega. L’aggancio è stato l’agente di Gonzalez: noi pagheremo qualcosa se lui farà un certo numero di presenze e ci salveremo.”

Banda

”Lì abbiamo investito. Lo volevano tanti club, Pantaleo ci è arrivato alla grande, lo seguiva da mesi sotto traccia. Prendiamo giovani che possono esplodere e costruire il nostro tesoro. Abbiamo una situazione debitoria post Covid che risaneremo. Pensi che Strefezza e Hjulmand avremmo potuto venderli già ora, ma li abbiamo voluti tenere per essere più competitivi.”

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