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Si può diventare tifosi del Lecce anche se si è nati in Brasile? A questa domanda rispondiamo raccontandovi la storia di un ex giallorosso, rimasto molto affezionato alla squadra salentina, nonostante non abbia raggiunto l'obiettivo promozione in Serie B ai suoi tempi.

Luis Gabriel Sacilotto , è stato un metronomo di centrocampo, un giocatore che nel Lecce ha trovato spazio nella sua seconda stagione, giocando con continuità e abbinando quantità e qualità al suo calcio. Il brasiliano è arrivato nel Salento nel 2013-2014 ma un brutto infortunio lo ha tenuto fermo ai box per quasi quattro mesi. In realtà, Sacilotto ha avuto il tempo di rientrare per la finale play off contro il Frosinone, nella quale è sceso in campo ed ha subito una dolorosa sconfitta.

La stagione seguente, però, i tre allenatori succedutisi sulla panchina leccese, ossia Lerda, Pagliari e Bollini , hanno tutti deciso di puntare sulle sue qualità, schierandolo quasi sempre in mezzo al campo. Lui, a dire il vero, aveva già parecchia esperienza in Italia ed anche nel campionato cadetto con Perugia e Cesena ed, infatti, il suo arrivo ha rappresentato un autentico colpo di mercato per i giallorossi.

Dopo la stagione 2014/2015 , il brasiliano ha salutato il Salento per trasferirsi a Siena , prima di tornare in Brasile, appendere le scarpette al chiodo e dedicarsi interamente all'azienda di famiglia. Il classe ‘83 adesso è il gestore di E-Commerce , un’attività di cosmetici che esiste da ben 42 anni e che l'ex centrocampista cura con la stessa dedizione con la quale scendeva sul terreno di gioco. 

Ovviamente, però, il calcio è sempre vivo nella testa di Luis, che vede nel figlio Massimo un futuro giocatore e non chiude le porte ad un possibile ritorno in un mondo che gli ha dato tanto. In fondo l'Italia è un paese nel quale la famiglia Sacilotto tornerebbe subito e magari un giorno anche il Salento potrebbe riabbracciare un amante di questa terra e della squadra che rappresenta, perché prima che un ex calciatore Luis è stato ed è un grande tifoso del Lecce . 

 

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