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In Sudamerica senza un soprannome non vai da nessuna parte. “El Pajarito” è quello che gli amici ed i parenti di Jaime Valdes hanno scelto per lui. In italiano significa “l’uccellino” è probabilmete rappresenta il modo di giocare dell’ex trequartista del Lecce, agile e rapido proprio come un piccolo volatile.

La sua carriera è esplosa proprio con addosso la maglia giallorossa, sebbene poi le maggiori soddisfazioni nel massimo campionato le abbia vissute con le maglia di Atalanta e Parma.

Nel Salento Valdes è arrivato nell’affare che ha portato Valeri Bojinov alla Fiorentina. Da giovane il suo ruolo era quello di trequartista o seconda punta proprio a ridosso dell’attaccante. Con il tempo, poi, ha imparato a giocare da centrocampista centrale e questo probabilmente gli ha allungato ulteriormente la carriera.

Con il Lecce non ha quasi mai trovato spazio da titolare, ma ha rappresentato per molte stagioni il dodicesimo uomo, ossia quel calciatore che a metà ripresa entrava in campo e sparigliava le carte, portando imprevedibilità alla manovra.

L’esperienza all’Atalanta è stata fondamentale per la sua crescita professionale tanto che dopo i nerazzurri è arrivato lo Sporting Lisbona, uno dei club più importanti in Portogallo.

La sua voglia di Italia, però, lo ha convinto a tornare in Serie A, questa volta con la maglia del Parma. Con i ducali Valdes ha mostrato a tutti le sue enormi qualità ed ha anche siglato 5 gol in Serie A, un bottino niente male per un regista.

Dal 2015, però, il cileno ha compiuto una scelta di vita ragionata, tornando in patria per giocare con le squadre del suo cuore. Qualche giorno fa Valdes ha compiuto 41 anni ma, sebbene la carta d’identità indichi di smettere di giocare, lui non ha nessuna intenzione di abbandonare quel rettangolo verde. Adesso milita nelle categorie inferiori del calcio cileno ed è felice così. In fondo conta solo che quel pallone continui a rotolare. 

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