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Il Consiglio Federale ha votato l'inserimento di una norma anti SuperLeague suggerita dal Presidente Gabriel Gravina. La modifica interessa l'articolo 16 del NOIF: 

Ai fini della iscrizione al campionato la società si impegna a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla Fifa, dalla Uefa e dalla Figc. La partecipazione a campionati di natura privatistica comporta la decadenza dell'affiliazione.

Il benestare della Figc servirà anche per l'adesione a gare e tornei amichevoli.

Così Gabriele Gravina ha commentato l'inserimento della Norma. 

Chi ha interpretato la Super League come un atto di semplice debolezza da parte di alcune società che vivono difficoltà economiche, sbaglia. Al momento non abbiamo notizia di chi è rimasto e chi è uscito. Questa norma verrà inserita nelle licenze nazionali e poi sarà incardinata nel codice di giustizia sportiva. Se, entro la scadenza delle domande ai campionati nazionali, qualcuno aderisce ad altri campionati di natura privatistica, è fuori.

Sono stato a Montreux, sono arrivato con Ceferin e ci siamo confrontati in maniera molto aperta, leale e concreta sulla Superlega. Ci siamo trovati subito sintonizzati, sono stato colpito dalla sua grande determinazione e la volontà di coinvolgere tutte le forze politiche in campo. Nell'arco di qualche ora siamo stati bravi a coinvolgere tutte le forze politiche interessate. Il premier inglese è stato impeccabile, si è appellato ai tifosi e non alle società. E questo è un messaggio importante. C'è qualche sincronismo che da noi funziona ancora poco.

 Il format deve tenere conto della riduzione di squadre, mi spiace solo di non aver centrato i tempi giusti. Non è un mistero la mia idea su playoff e playout, ora che ci sta pensando anche la Premier League è diventata di moda. Nessuno è profeta in patria ma spero possa servire da stimolo per riflessioni nel nostro mondo. Favorevolissimo nella parte dei playoff e dei playout, ma sono temi in cui ci confronteremo nell'ambito di riforma generale.

Abbiamo voluto una modifica regolamentare importante, non sarà più consentita la multiproprietà nel mondo del calcio, nello mondo professionistico o nel mondo dilettantistico, salvaguardando i diritti già acquisiti.

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