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Il direttore sportivo del Lecce Stefano Trinchera ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Le sue parole sono state riportate da Calcionapoli1926.it:

PROMOZIONE

“La vittoria della Serie B è una grande impresa. Vincere in casa nostra ha un sapore speciale. C’erano tanti club che avevano i favori del pronostico, hanno fatto investimenti importanti ma ce l’abbiamo fatta. Ha vinto chi ha speso di meno. Quando parlo di favori del pronostico è in base a chi aveva fatto dei proclami a inizio stagione e ha investito tanto ad inizio stagione. Da noi c’è stata una sorta di rivoluzione, sono arrivati giovani, un allenatore molto bravo. Tutto è sembrato più semplice perché c’era Corvino, un maestro, un valore aggiunto che ha costruito il progetto alla grande.”

CODA

“Coda avrà i suoi difetti, ma un giocatore con la sua tecnica, che sa legare il gioco, che manda i compagni in porta e finalizza alla prima occasione non l’ho mai visto. A volte mi chiedo come mai questo ragazzo non sia arrivato ad altissimi livelli. Ce lo godiamo, ha un contratto con noi e ce lo teniamo stretto. Non si può non riconfermare, ha un contratto con noi.“

PROGETTO

“Dobbiamo fare le cose non in economia ma prendere giovani poco conosciuti da valorizzare. Questo il nostro obiettivo. Lucioni è stato il giocatore più costante della squadra. Senza togliere meriti agli altri, Lucioni è stato il nostro vero leader. Mio compagno di squadra alla Ternana, ha trasmesso valori ai giovani, il punto di riferimento di una squadra che mai si è tirata indietro. Dobbiamo fare calcio andando a pescare dove le altre non riescono.”

HJULMAND

“Hjulmand farà la differenza anche in Serie A. Il paradosso è che se ne parla troppo poco di un giocatore così di talento. Ci vuole più disponibilità ad andare nei campi a vedere le partite. È un classe ’99, ha 22 anni ed è destinato a fare una grande carriera. Non me ne vogliano i Tonali o giovani di questo livello, ma lui merita palcoscenici del genere, non ha nulla da invidiare. Se può andare al Napoli? Non so se lo vuole Giuntoli, ma conoscendo la sua abilità non ne sarei sorpreso.”

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