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Kastriot Dermaku è il protagonista dell'ultimo episodio dell'US Lecce Program Podcast. 
Si è espresso così in merito a vita privata e calcistica:

"Sono un ragazzo piuttosto tranquillo, mi dedico molto allo sport che faccio. Se mi alleno la mattina, il pomeriggio riposo o vedo di perfezionare l'allenamento. Vorrei viaggiare ma sono molto devoto al calcio. Passo molto tempo a casa, non amo vivere dentro la città. Ho degli hobby, come film e serie tv. Sono sulla soglia dei 30 anni, devo iniziare a pensare anche al futuro.
Con mio padre ho un rapporto speciale, è stato il mio primo allenatore. Il calcio ci ha legato tanto, lui era un calciatore. Mi piace avere un suo parere sulle partite.
Io sono cresciuto in Italia, nel reggiano, poi a 18 anni ho iniziato a giocare nel professionismo e in famiglia abbiamo fatto scelte differenti: mia madre vive in Kosovo, mio padre a New York e mio fratello a Londra.
Non aver finito le superiori è stata una scelta sbagliata, ero arrivato in quarta superiore e avevo iniziato ad allenarmi in prima squadra a Sassuolo. Era un sogno incredibile e ho fatto questa scelta. Non lo rifarei.
Tutti mi avevano detto che mi sarei trovato bene nel Salento. Avevano ragione, c'è un clima ideale ed un'ottima qualità della vita.
Sono un giocatore che punta molto sulla fisicità. In C2 ho giocato poco palla a terra, il gioco aereo mi piace molto. La tifoseria leccese è fantastica, ci ho giocato contro quando ero a Melfi e Cosenza. Quando venivo qua, col risultato in bilico alla fine il Lecce vinceva sempre. Lo scorso anno i tifosi ci sono mancati parecchio.
Voglio andare in A col Lecce e restarci."

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