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Ernesto Torregrossa, attaccante del Pisa dallo scorso gennaio, sta trascinando i nerazzurri nella lotta promozione. È stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport e ha analizzato ampiamente la situazione del campionato di Serie B. Le sue parole sono state riportate da pianetaserieb:

PISA - “Mi hanno accolto benissimo, qui c’è un bellissimo gruppo che si vuole sempre migliorare. Ma i conti li facciamo alla fine, in 7 partite possono superarmi. Lucca? Io stravedo per Lorenzo, lo conoscevo da Brescia ed è fortissimo. Lo martello di continuo, come facevano i grandi quando ero giovane io. Mi ricorda Caracciolo, uno che mi ha martellato poco ma dato tanti consigli. Tifosi? Mi avevano descritto Pisa come una piazza con grande passione e lo vedo in giro: dai bambini ai nonni, sono tutti tifosi. Sento l’atmosfera che c’è al Sud."

SERIE B - “Molti giocatori nuovi e molti giovani, com’è giusto che sia, perché è la categoria giusta per farli maturare, anche se devono avere accanto giocatori d’esperienza ad aiutarli. E ho trovato equilibrio con tante squadre forti: non si è mai visto un livellamento in alto del genere. Le differenze con la Serie A? La velocità di pensiero e di esecuzione: questa è la differenza. In B tanti giocatori fisicamente e tecnicamente sono pronti, ma devono avere più velocità. In A se sbagli un movimento prendi gol, la B invece è più divertente per l’incertezza nelle partite.”

CALENDARIO - “Noi abbiamo il calendario più difficile, con 4 scontri diretti, ma cela faremo per poter dire che saremo stati davvero i più forti. Ma fino all’ultima giornata non si saprà nulla, è lunga…Monza? Contro la Spal, era la mia prima esperienza vera con più di 20 partite. Siamo retrocessi ai playout contro il Viareggio di Zaza: era imprendibile."

RIVALI - "Oggi il Monza è una corazzata. Brescia? Brescia merita un capitolo a parte. Sono rimasto a vivere lì, è una città che fa parte di me. Ora è tornato Corini, sono contento per lui: forti erano con Inzaghi, forti rimangono adesso. Lecce? Avevamo lottato per salire in A e poi siamo retrocessi insieme: sento un po’ di rivalità, è una squadra forte con un pubblico straordinario. Dovremo andare a Lecce, ma ci penseremo più avanti. Cremonese? Ottima squadra, giovane e che fa un bel calcio. Ma noi abbiamo fatto una grandissima partita, eravamo carichissimi, D’Angelo l’aveva preparata bene. E che pubblico: finalmente ho visto l’Arena che mi raccontavano. Altre pretendenti? Occhio al Benevento, ha una partita in meno. Il calendario più facile è della Cremonese”.

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