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Antonio Rosati, ex portiere del Lecce ora collaboratore del preparatore dei portieri della Fiorentina, ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del club viola. Ecco di seguito le sue parole, con un ricordo anche dedicato ai colori giallorossi:

“Ricordo l’esordio in Serie A. Lecce-Chievo 3-0, l’allenatore era Zeman. Non mi aspettavo di esordire. L’allenatore disse la formazione nello spogliatoio e nessuno s’aspettava questa scelta. Io ero il terzo dietro Sicignano e Anania, un uomo di Zeman. La domenica prima Sicignano venne espulso e toccò a me. Svenni un po’ quando sentii il mio nome. In quella partita lì feci una grande parata all’incrocio, è uno dei gesti tecnici che ricordo di più in carriera. Mi ha aiutato il karate fatto da bambino. Con la Fiorentina? Ricordo il rigore parato a Cerci all’ultimo minuto nel 2013/2014 e lo scorso anno nella prima partita di Coppa”.

È strano con i giocatori, perché fino a un mese fa eravamo compagni e ora mi ritrovo dall’altra parte. Però è bello condividere il lavoro con loro e se posso, insieme ad Angelo (Porracchio, ndr), dare qualche consiglio per esperienza lo do. Porracchio? Esuberante. Terracciano? Tranquillo. È uno che ha sempre saputo aspettare il suo momento e sa sempre farsi trovare pronto. Per un portiere è una buona qualità. Cerofolini? Non saprei un aggettivo, ma per lui mi auguro un bel futuro. Gollini? Stravagante. 

Multe? Quest’anno non ci sono più io che faccio le finte. Gollini ha sofferto un po’ all’inizio perché non era abituato a questo metodo, però ora di è calmato”.

Antonio Rosati ha scritto pagine importanti della storia del Lecce, sia a livello giovanile che in prima squadra. Ora ha iniziato questa nuova avventura ed il 18 ottobre tornerà allo Stadio Via Del Mare da avversario della truppa giallorossa. 

 

 

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