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Pantaleo Corvino, Responsabile dell’Area tecnica del Lecce, ha rilasciato una lunga intervista al Nuovo Quotidiano di Puglia. Ecco le sue dichiarazioni riportare da TuttoB.com: 

STATO D’ANIMO 

“Sono felice per il percorso di costruzione a tutti i livelli che stiamo mettendo in atto sapendo che le nostre risorse, limitate, ci porteranno ad essere sempre di più creativi. In poco tempo abbiamo cominciato a costruire il nostro gruzzoletto tecnico ed economico, ma dovremo fare più sforzi in questo senso perché “più ti allontani dalla riva, più grossi li trovi”. E so benissimo che prima di godere di un vero “tesoretto” c’è bisogno di tempo. Intanto abbiamo fatto uno sforzo, abbiamo compiuto una grande impresa tornando in A. Il popolo salentino se lo merita”. 

BARONI 

“C’è stata e continua ad esserci la chimica giusta su tutto. Niente ci vieta che domani possa diventare matrimonio, ma dopo il fidanzamento in B, stiamo provando a “fidanzarci” anche in A. I tre anni a Corini sono stati un’eccezione. A pochi giorni dal ritiro ho dovuto prendere il meglio che c’era sulla piazza in quel momento. Ci ha posto delle condizioni e abbiamo dovuto accettarle, non avendo tempo. Però sono sempre dell’avviso che prima di un matrimonio ci vuole un fidanzamento lungo. Non è prevista un’opzione per la stagione successiva”. 

MODULO

"Il modulo l’ha scelto l’allenatore. Poteva pure essere un 4-2-3-1: per noi sarebbe andato bene lo stesso perché sono moduli che contemplano l’occupazione di tutti gli spazi del campo. Quindi se va bene a lui, va bene anche a noi".

INNESTI 

“Siamo convinti che dobbiamo fare molto, pertanto dovremo intervenire in tutti i settori. La serie A è una bestia. Una bestia feroce. La conosco per averla affrontata 600 volte”. 

OFFERTE PER I PEZZI PREGIATI 

“Non mi piace mai entrare nello specifico perché il mercato è talmente imprevedibile che non ti permette mai di fare previsioni certe. Possiamo ancora ripetere che per noi nessuno è incedibile. Ma il diktat del club, come ha ricordato il presidente nella sua ultima conferenza, è che una parte del budget deve rientrare. Tutto ciò, alla luce di quanto è accaduto, sia per via della pandemia, sia per via della strategia dei prestiti che noi, in questo ciclo, non attueremo se non per raggiungere calciatori con possibilità di riscatto. Perché quelle politiche alterano l’aspetto tecnico ed economico dei club. La serie A deve essere una risorsa per i club come il Lecce. A costo di rischiare di più”.

POLITICA DA SEGUIRE 

“Non seguiremo la via della dispersione tecnica ed economica, perché quella politica porta a voragini tecniche ed economiche. In questi due anni abbiamo avviato una politica che porta al ringiovanimento e alla patrimonializzazione sia umana che strutturale del club, mettendo anche il settore giovanile come punto al centro del progetto. Tutto ciò, non frutto del portafoglio, com’è per altri club, ma delle idee, della creatività e del virtuosismo. La strada dovrà essere ancora di più questa, alla luce delle nostre risorse. È importante il presente quanto il futuro”.

QUOTAZIONE DI HJULMAND E STREFEZZA 

“La quotazione la fa il mercato. E chi vende”. 

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