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Serse Cosmi, 66 anni, nel corso della sua lunga carriera da allenatore è stato anche alla guida del Lecce, in serie A.

Nonostante l'amara retrocessione in serie B, il tecnico umbro è rimasto nel cuore dei tifosi giallorossi.

L’ex allenatore dei salentini è stato intervistato dai colleghi del Nuovo Quotidiano di Puglia per parlare del Lecce e non solo.

Le statistiche lasciano il tempo che trovano - sottolinea Cosmi -. Se metti in difficoltà l'avversario, come aveva fatto il Lecce con il Parma, i gol verranno. Certo ne potevano arrivare degli altri per chiudere la gara ma il calcio è così. A me piace molto Krstovic, e poi Rebic ha un suo bagaglio già dimostrato nel Milan. Anche nel match con i rossoneri ha fatto la sua parte. Magari deve ancora adattarsi meglio alla realtà nella quale si trova per valorizzare al massimo il suo bagaglio tecnico e di esperienza.

Così come si adatteranno, sotto la guida di Gotti, gli altri giovani che sono arrivati e che stanno scoprendo la serie A per la prima volta.

Corvino ha consumato una vita lasciando il segno in realtà come Firenze e Bologna, ha saputo scegliere sempre bene. Io credo nel Lecce perché credo nell'ambiente, la società non è isterica, ma si muove sempre con intelligenza rispetto alle situazioni che sembra possano farsi delicate.

Serse Cosmi

Il Lecce come l'Udinese

Udine è un contesto completamente diverso, ho vissuto con i Pozzo un periodo storico che la dice lunga. L'anno scorso magari ha sofferto e quest'anno vuole soffrire di meno. Il Lecce ha grandi numeri societari ed ambientali, ma deve stabilizzarsi su di una realtà a modello dei friulani. Quest'anno era partita bene e poi ha accusato due cadute.

Adesso ha voglia di rialzarsi subito. Il Lecce ha avuto un calendario difficilissimo, ma giocherà la partita con la giusta personalità. Sono due squadre che avranno entrambe tanta rabbia in corpo. È una gara aperta.

Chi sta meglio di tutte in zona salvezza? E chi rischia di più? 

È prematuro parlarne. Certo l'Empoli di D'Aversa, ancora imbattuto come la Juventus, ha assetto tecnico e buon gioco, è venuto fuori alla grande nonostante un avvio impegnativo. 

Il Como ha fatto ún po' di fatica ad uscire, con le sue potenze societarie sarà una grande realtà. Il Monza pare al di sotto della scorsa stagione. Diciamo che lotterà il gruppo di sempre.

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